Nuova rivolta in viale Quartara: «Basta con l’edilizia selvaggia»

Nuova rivolta in viale Quartara: «Basta con l’edilizia selvaggia»

I residenti di viale Quartara rinnovano la loro battaglia contro i costruttori edili che, grazie all’appoggio degli assessorati comunali, continuano a edificare nuovi insediamenti residenziali nella loro zona.
Il verde del quartiere, infatti, sta lentamente scomparendo sempre più fagocitato dall’edilizia privata che si sta accaparrando buona parte delle aree urbane.
I residenti a questo punto non ne possono più e manifestano platealmente il loro dissenso puntando il dito accusatore contro la civica amministrazione di Tursi e la Soprintendenza della Liguria che, sostengono, «hanno giocato un ruolo fondamentale concedendo i permessi di lottizzazione agli immobiliaristi interessati».
È per questo motivo che adesso i residenti di viale Quartara si appellano all’articolo 9 della Costituzione secondo il quale la Repubblica «tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione». Senza contare i «vincoli di fascia costiera» esistenti.
«L’interesse pubblico - sostengono gli abitanti di viale Quartara - dovrebbe essere più tutelato di quello privato. Inoltre non sono stati tenuti in alcun conto i pareri contrari del Consiglio di Circoscrizione IX Levante, né i vari esposti presentati.

Per questo - proseguono i residenti di viale Quartara - la nostra battaglia non si fermerà fino a che gli scempi non saranno bloccati, per ottenere dalle istituzioni una sensibilità ambientale non solo a parole, ma anche nei fatti».
In effetti se l’attuale ritmo di costruzioni dovesse andare avanti, nel giro di qualche anno tutto il verde di viale Quartara sarebbe inesorabilmente distrutto modificando in via definitiva l’aspetto della zona.

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