La nuova rotta di Calvino alla scoperta del mondo

Gli scrittori si avventurano raramente negli ampi territori della scienza, con qualche eccezione, come Calvino. E proprio a lui è dedicato il libro di Massimo Bucciantini Italo Calvino e la scienza (Gli alfabeti del mondo, Donzelli editore, pagg. 184, euro 25). A un certo punto della sua vita lo scrittore guarda alla scienza come mai aveva fatto in precedenza. E il 9 maggio 1962 scrive a Umberto Eco d’avere l’intenzione di redigere un manifesto «per una letteratura cosmica». E lo fa «“per esprimere via via le nuove situazioni esistenziali” - scrive Bucciantini nella prefazione - per comprendere “il nostro inserimento nel mondo”, non può non occuparsi delle immagini del mondo che la scienza produce e dei linguaggi che impiega nel produrle». Il libro prende avvio da questa nuova consapevolezza dell’autore di Palomar, «da quando cioè - conclude Bucciantini - Calvino si impone di cambiare rotta e decide di intraprendere una navigazione sempre più solitaria, lontana dai luoghi letterari tradizionali, riuscendo a realizzare la sua idea, per tanti versi inimitabile, di letteratura». Nel campo delle reciproche diffidenze, e ironie, tra letteratura e scienza si inserisce anche La Cometa di Bernard Le Bovier de Fontanelle (il melangolo, pagg. 100, euro 9) da poco in libreria. Membro dell’Accademia di Francia, Le Bovier de Fontanelle nella sua lunga vita (morì centenario a Parigi) scrisse tesi di divulgazione scientifica e di filosofia. Abile polemista, per la sua fiducia nella scienza è considerato un anticipatore dell’Illuminismo. La cometa, rappresentata postuma nel 1681, ha al centro le credenze, molto poco razionali, legate ai fenomeni celesti.

Infine un modo, divertente e istruttivo, per superare le difficoltà della scienza è il libro, appena uscito, La fisica dei supereroi di James Kakalios (Einaudi, pagg. 395, euro 15,50). Un veloce viaggio da Newton all’Uomo Ragno, da Superman alla meccanica quantistica.

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