La nuova sfida della Pellegrini: "Io, socia di un circolo maschile"

La nuotatrice azzurra parla del club per il quale è tesserata come atleta, la "Canottieri Aniene", esclusivo circolo romano che, da sempre, non ammette soci donne tra le proprie file

La nuova sfida della Pellegrini: 
"Io, socia di un circolo maschile"

Roma - Medaglia olimpiche e mondiali, ma non solo. Federica Pellegrini ha un'altra sfida da vincere, e vuole viverla fino in fondo (leggi esito positivo). Intervistata per il numero di "Donna Moderna" in edicola domani, la nuotatrice azzurra parla del club per il quale è tesserata come atleta, la Canottieri Aniene, esclusivo circolo romano che, da sempre, non ammette soci donne tra le proprie file. Ed è proprio questo il "muro" che la campionessa veneta, presidente Malagò permettendo, vorrebbe abbattere. Dalle pagine del settimanale emerge infatti una Pellegrini a due volti: una ragazza vanitosa ("mi piace guardarmi allo specchio") ma contemporaneamente "maschiaccio", litigiosa, con molti nemici e poche amiche. E con un mito da seguire: "Oriana Fallaci", svela al settimanale. "Vorrei la sua grinta. Sogno di essere la prima donna a fare cose riservate ai maschi. Per esempio ho chiesto di diventare socia onoraria della mia squadra di nuoto, un privilegio finora negato alle donne. Scommettiamo che ci riuscirò?".

La Pellegrini, fresca reduce dai Mondiali di Melbourne, continua descrivendo la propria adolescenza: "a dodici anni ho sofferto di disturbi alimentari, non accettavo il mio corpo che cambiava. Oggi mi sento alta, bionda e bella. E mi vanno bene i muscoli che ho". La rabbia per l'oro svanito in Australia è ancora viva, ma l'azzurra è comunque soddisfatta per aver detenuto, anche se solo per un giorno, il record del mondo: "Speravo di godermelo un po' di più. Però non mi lamento: sono entrata nella storia del nuoto no? Per festeggiare mi farò accompagnare da mia madre a fare un piercing. Non chiedetemi dove...".

Federica racconta poi della sua vita quotidiana, fatta di duri allenamenti e rinunce: "Mi alleno cinque ore al giorno, un'ora e mezzo di palestra, poi vado a cena e infine i corsi serali di ragioneria. Niente uscite, guai a bere un bicchiere di vino. Alla vita da soldato sono abituata, mio padre è un ex paracadutista, sono cresciuta con l'idea della disciplina".

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