Berlusconi chiama, la provincia risponde. Due giorni fa il premier, arrivato con mezzora di ritardo allinaugurazione della fiera «Milano Unica», per colpa del traffico, ha tuonato: «Serve una nuova tangenziale». Ecco allora che da Palazzo Isimbardi spunta il disegno per una nuova strada, la Tangenziale Ovest Esterna, che potrebbe chiudere il cerchio più esterno intorno a Milano, riallacciandosi alla Tangenziale Est Esterna. Una lunga cintura, lunga 50 chilometri, per collegare lautostrada Milano Bologna allaltezza di Cerro al Lambro, la Milano-Genova a Rognano (Pv) e la Milano-Torino a Mercallo con Casone in un unico cerchio.
«La tangenziale ovest esterna è necessaria fino da ora - spiega Giovanni De Nicola, assessore provinciale alle Infrastrutture - il rischio, infatti, è quello che la Tem, tra dieci anni sia già al collasso. Una metropoli internazionale come Milano non si può pensare di viaggiare 27 km orari sulle tangenziali».
«Crediamo - ha commentato il presidente della Provincia Guido Podestà - che solo la chiusura dellanello di raddoppio allesterno di Est e Ovest possa salvaguardare la qualità delle vita di milioni di persone preservandole dai disagi attuali e da quelli futuri».
Il costo? Si parla della bellezza di 2 miliardi e 300 milioni di euro, ma così come avvenuto per la Tem e per la Brebemi, lopera potrebbe essere realizzata anche in project financing.
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