Via alla nuova tassa di soggiorno, stangata olimpica su "Airbnb"

Nei 4 e 5 stelle si passa da 7 a 10 euro a persona, in b&b e alloggi in affitto breve da 6,3 a 9,5 euro

Via alla nuova tassa di soggiorno, stangata olimpica su "Airbnb"
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La tassa di soggiorno a 10 euro negli hotel a quattro e cinque stelle era ampiamente auspicata e annunciata dal sindaco Beppe Sala, ieri la giunta ha approvato l'adeguamento dell'imposta con la deroga al tetto massimo concessa dal governo con il ddl del 29 ottobre alle città che sono sede delle Olimpiadi invernali 2026 o si trovano nel raggio di 30 chilometri dai siti, e salta all'occhio che la vera "stangata" spunta a carico della categoria "case per vacanze e locazioni brevi e bed&breakfast" che passano dagli attuali 6,3 euro a persona a notte a 9,5 euro. Cinquanta centesimi sotto i superstellati. Potrebbe valere come una stretta al "modello AirBnb", anche questa auspicata dal sindaco.

Le nuove tariffe come si diceva scatteranno il primo gennaio e sono valide "solo per il 2026". L'imposta applicata per notte ad ogni turista che soggiornerà a Milano sarà di 10 euro in alberghi a quattro o cinque stelle. Per il 2025 è già in corso la deroga concessa per l'anno giubilare, anche Milano ha potuto sforare il tetto di 5 euro (contestato da Sala che chiede di poter raddoppiare come le altre città turistiche, da Firenze a Venezia, sempre e non soltanto in caso di eventi eccezionali), negli stellati si paga sette euro, da gennaio se ne aggiungono altri 3. Negli alberghi a tre stelle si passerà da 6,3 a 7,4 euro, nei due stelle 4,9 a 5 euro, solo dieci centesimi in più. Come si diceva quindi, per b&b e affitti brevi il salto da 6,3 a 9,5 euro, per le case per ferie si passa da 4,9 a 7 euro mentre solo per ostelli della gioventù e aziende ricettive all'aria aperta la correzione è al ribasso, dagli attuali 3,5 a tre euro. La tassa a 9,5 euro e gli aumenti in generale per il presidente Rescasa Lombardia Francesco Zorgno sono "una decisione grave e miope, non solo per gli affitti brevi ma per tutta l'ospitalità ospitalità milanese e alberghiera. Ci sarà un turismo mordi e fuggi".

Il Dl Anticipi prevede nello specifico che nel 2026 "in occasione dei Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026, i comuni della Lombardia e del Veneto il cui territorio di pertinenza sia a una distanza non superiore ai 30 chilometri dalle sedi di gara" possano incrementare l'imposta "fino a 5

euro per notte di soggiorno", come già previsto per altre città italiane. Il 50% del maggior gettito, come previsto dal decreto, sarà acquisito dallo Stato per il finanziamento degli interventi connessi agli eventi olimpici.

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