Con le nuove armi il fisco potrà recuperare 20,3 miliardi

La lotta all’evasione dovrà garantire un buon gruzzolo nei prossimi anni. Il governo punta a incassare, dalle misure indicate nella manovra, ben 20,3 miliardi fino al 2013. La lotta all’evasione garantirà già quest’anno 415 milioni di gettito in più, ma poi gli incassi balzeranno a 5,3 miliardi il prossimo anno, 7,8 miliardi nel 2012, 6,8 miliardi nel 2013. Certo l’evasione è una montagna da 120 miliardi di euro ma la manovra mette a punto una serie di misure, rafforzando gli strumenti a disposizione dell’amministrazione e introducendo nuove edizioni di misure che hanno già dato buoni risultati in passato. Insomma, un vero e proprio «blitz» in 10 mosse, alcune delle quali scattano da subito, che dovrebbe costituire il «piatto forte» della prossima manovra. Uno strumento importante è il nuovo redditometro che consentirà, analizzando le spese affrontate per il possesso di auto, barche, tesseramento a club esclusivi, viaggi e altri beni di lusso, di verificare l’aderenza del tenore di vita con i redditi dichiarati. La determinazione sintetica scatta quando lo scostamento tra il reddito complessivo così valutato e quello dichiarato sia almeno del 20 per cento. L’incasso stimato è di 2,2 miliardi nel triennio 2011-13. La norma che frutterà di più, 4,7 miliardi in tre anni, è però il blocco, dall’1 gennaio 2011, della compensazione dei crediti relativi alle imposte erariali per chi ha ricevuto la notifica di una cartella di pagamento ma non ha ancora pagato, in pratica per gli evasori morosi.

Inoltre dall’1 luglio 2011 l’avviso di accertamento ai fini delle imposte sui redditi e dell’Iva diventa titolo esecutivo al momento della notifica al contribuente. È un’altra delle norme «fruttuose»: vale 2,3 miliardi in tre anni.

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