Nuove frontiere

Cultura digitale, decolla la formazione dei dipendenti pubblici

L'Italia, in termini di digitalizzazione, risulta fra gli ultimi paesi dell'Ue. Questo si rispecchia anche sulla pubblica amministrazione. La nuova piattaforma Syllabus vuole risolvere questo problema

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Le pubbliche amministrazioni scontano un ritardo culturale notevole sul piano delle infrastrutture digitali. Le competenze dei dipendenti pubblici sono spesso insufficienti, soprattutto negli enti locali più piccoli e questo pregiudica la qualità dei servizi erogati e la crescita complessiva delle comunità. Senza discriminare quelle fasce di popolazione che per ragioni anagrafiche non padroneggiano i nuovi strumenti informatici, occorre tuttavia assicurare un adeguato livello di digitalizzazione del settore pubblico. Il Governo sta correndo ai ripari con una serie di iniziative formative, ma occorre accelerare, sfruttando anche le opportunità offerte dal Pnrr.

I limiti di molti siti delle pubbliche amministrazioni

I siti della pubblica amministrazione centrale sono carenti. I dati, raccolti il mese scorso da Matteo Contrini, software developer TxC2, su 46 siti web istituzionali, tra cui il sito del Governo, della Camera, del Senato, del Quirinale e di altri enti come l’Inps, l’Agenzia delle Entrate e i Carabinieri, documentano l’inadeguatezza di tutti quei siti sul piano delle pratiche diffuse e sicure. Essi presentano infatti gravi deficit in termini di tecnologie usate, configurazione dei domini, criteri di sicurezza, prestazioni e aderenza alle linee guida di design per i servizi pubblici.

Cultura digitale, il ritardo italiano

In realtà il ritardo culturale italiano in ambito digitale non riguarda solo le pubbliche amministrazioni ma l’intera popolazione. In Italia sono 26 milioni i cittadini tra i 16 e i 74 anni che non hanno competenze digitali di base. Questi numeri collocano il nostro Paese al diciottesimo posto fra i 27 Stati membri dell’Ue secondo l’ultimo Report sull’Indice di Digitalizzazione dell’Economia e della Società (DESI) di luglio 2022 della Commissione Europea. Anche la percentuale degli specialisti ICT nella forza lavoro italiana è inferiore alla media Unione europea, 3,80% in Italia e 4,5% in Europa. Purtroppo, abbiamo – per adesso – poche prospettive di miglioramento: il tasso dei laureati ICT nel nostro Paese nel 2020 è pari all’1,4%, mentre in Europa è del 3,9%.

Il Governo punta sulla piattaforma Syllabus

Il Dipartimento della funzione pubblica ha introdotto una piattaforma chiamata "Syllabus: nuove competenze per le pubbliche amministrazioni" allo scopo di fornire alle amministrazioni un catalogo di contenuti formativi per accrescere il livello di competenze dei propri dipendenti, a partire da quelle digitali. L'obiettivo per il 2023 è quello di formare almeno il 30% dei dipendenti pubblici sulle competenze digitali. Syllabus è lo strumento operativo per realizzare gli obiettivi della Direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione del 23 marzo 2023: tornare ad investire sulle persone per migliorare le amministrazioni e i servizi erogati a cittadini e imprese.

La piattaforma Syllabus è pensata per essere l'infrastruttura di base per lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze del personale della pubblica amministrazione.

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