eWibe, arriva il mercato online dei vini di lusso

Una piattaforma online ha rivoluzionato il mercato dei vini da collezione. "Offriamo un servizio accessibile a tutti e un caveau per le bottiglie di lusso", spiega il Ceo Lamacchia a ilGiornale.it

eWibe, arriva il mercato online dei vini di lusso

Un mercato aperto, senza barriere. Liquido (e non avrebbe potuto essere altrimenti). Ora quello dei vini pregiati non è più un settore riservato a selezionatissimi addetti ai lavori; una piattaforma online tutta italiana ha infatti rivoluzionato e divelto le escludenti logiche che lo regolavano. Dall'idea di alcuni giovani appassionati è infatti nato eWibe, il primo live market di vini da collezione in grado di canalizzare servizi di trading, informazione, assistenza e deposito bottiglie. L'intuizione è geniale: lo spazio digitale mette in comunicazione diretta la domanda e l'offerta in modo trasparente, offrendo garanzie - in termini di qualità del prodotto e di transazioni sicure - a venditori e potenziali acquirenti.

eWibe, il live market di vini pregiati

"L'idea è nata durante il lockdown da quattro amici con la passione per la tecnologia, per gli investimenti e gli asset alternativi, in particolare per il vino, in un momento in cui i mercati erano in difficoltà. Volevamo approcciarci al vino anche in un'ottica di investimenti e online non trovavamo un modo facile per farlo. Così abbiamo deciso di creare noi una nuova proposta", ci racconta Edoardo Lamacchia, fondatore e Ceo di eWibe. L'obiettivo della startup - ha proseguito il giovane - è di "democratizzare questa opportunità, di renderla accessibile a tutti". Sinora infatti il mercato dei vini pregiati era vincolato a regole d'accesso abbastanza rigide e alla periodicità di alcuni momenti particolari, come le aste. La piattaforma è invece un market aperto 24 ore su 24, consultabile a piacimento e in autonomia. Senza intermediari.

Il trading e le informazioni

Il servizio offerto agli utenti, ha spiegato Lamacchia a ilGiornale.it, si articola su più fronti: da una parte c'è la dimensione di trading, legata alle quotazioni di mercato e alla compravendita vera e propria, dall'altra c'è la possibilità di accedere a notizie specifiche sul settore. "Oltre a offrire l'accesso a questo mercato, forniamo anche una serie di servizi che permettono agli utenti di partecipare e investire in maniera consapevole. Abbiamo sviluppato un algoritmo che stima il valore di mercato per ogni bottiglia, diamo informazioni sulla curva di maturazione di uno specifico vino e raccogliamo pareri che arrivano da esperti e sommelier per offrire uno sguardo completo", ci ha raccontato il giovane imprenditore. Prossimamente saranno disponibili anche consulenze dedicate a chi desidera costruire il proprio portafoglio di vini.

Il caveau coi vini di lusso

Infine eWibe prevede anche una dimensione fisica, off line, costituita da un caveau dove è possibile conservare la propria collezione di bottiglie pregiate. Il magazzino in questione garantisce anche la protezione e la conservazione delle bottiglie caricate in piattaforma, che - prima di accedere al deposito - vengono autenticate da eWibe con verifiche preliminari sulla coerenza dell'etichetta con il segmento di vini premium. Il che offre un'ulteriore garanzia a venditori e acquirenti. "C'è un grande interesse per il mondo degli investimenti alternativi e abbiamo già notato un ottimo riscontro. L'anno scorso i mercati non sono andati bene, ma il vino ha avuto una performance del +10.7%, secondo i nostri indici di mercato. Questo dà l'idea dell'attenzione creatasi attorno a questo mondo", ha osservato il Ceo della startup, analizzando i primi mesi di attività della piattaforma.

America e Cina: i mercati in espansione sul vino

Il settore del resto è in forte espansione, con un raggio d'interesse ormai sempre più internazionale. "Fino a qualche anno fa, sul fronte dell'offerta, la Francia era ai primi posti, seguita dall'Italia, adesso invece troviamo ottimi vini da investimento anche in America, in Spagna, in Sudamerica. Anche a livello di compratori il mercato si è ampliato. A oggi la piazza più importante per la compravendita di vini è Hong Kong. I mercati in ascesa sono quelli dell'Asia e degli Stati Uniti, dove c'è un interesse forse meno diffuso che in Europa ma più verticale: chi si interessa, lo ha in maniera molto approfondita", ha evidenziato Lamacchia.

Le etichette dell'Europa sul vino

E mentre nel mondo cresce l'attenzione sul settore vinicolo - rispetto al quale l'Italia vanta indiscutibili eccellenze - in Europa c'è chi pensa solo alle etichettature sui potenziali pericoli per la salute (come accade per le sigarette).

Sul punto, Lamacchia non ha troppe esitazioni: "Non vedo la necessità di creare terrorismo psicologico. Qualsiasi prodotto, se consumato in eccesso, può far male, ma mi sembra che a livello di avvertenze siamo già coperti per quanto riguarda il vino".

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