Nuove frontiere

Google lancia il rivale di ChatGPT: si chiama Bard ed è già pronto a rivoluzionare l'AI

Google Bard è la risposta a ChatGPT ma è anche il segnale di un cambiamento radicale che potremo toccare con mano ogni giorno. La democratizzazione delle AI è cominciata e non si torna indietro

Google lancia il rivale di ChatGPT: si chiama Bard ed è già pronto a rivoluzionare l'AI

Al di là dei meriti tecnologici, alle Intelligenze artificiali (AI) conversazionali vanno appuntate altre due medaglie: la prima per la democratizzazione e la seconda per avere rilanciato il dibattito sull’impiego degli algoritmi. E Google Bard è il segnale che la via è tracciata e non c’è possibilità di inserire la retromarcia.

Prima dell’avvento di ChatGPT, e quindi fino alla fine del mese di novembre del 2022, tutti noi avevamo già usato anche inconsapevolmente delle AI, tipicamente confezionate in applicazioni per smartphone oppure in dispositivi indossabili (anche medicali). Chi usa ChatGPT e chi userà Google Bard si confronta in modo consapevole con delle AI alle quali chiede qualcosa per ottenere una risposta.

Democratizzazione pura: l’uso di ChatGPT è gratuito e aperto a tutti, non occorre fare parte di una élite, spesso ricercatori, per potere testarne con mano le potenzialità (lo stesso accadrà a breve con Google Bard). E poi c’è il dibattito, già scatenato, sulla reale capacità delle AI e sul loro impiego. In Australia, per citare un esempio tra i tanti disponibili, per scongiurare l’uso di ChatGPT da parte degli studenti, gli atenei hanno deciso che gli esami si faranno alla vecchia maniera, ossia carta e penna.

Cos’è Google Bard

È un’AI generativa di tipo conversazionale ovvero, in parole più semplici, è un bot con il quale si può dialogare. Si digita una richiesta e si ottiene una risposta. Si usa il termine “generativa” perché genera qualcosa partendo da un antefatto. Sarà rilasciata al pubblico tra qualche settimana, ha detto il Ceo di Alphabet e di Google Sundar Pichai.

Cos’è ChatGPT

La spiegazione semplice non prevede grosse differenze rispetto a quella di Google Bard. Anche ChatGPT è un’Intelligenza artificiale generativa conversazionale. È stata realizzata da OpenAI, un’organizzazione per la ricerca sulle Intelligenze artificiali co-fondata da Elon Musk, il patron di Tesla. ChatGPT può essere provata gratuitamente registrandosi sull’apposito sito web.

Cosa si può fare con Google Bard

Google Bard darà sfoggio di sé soprattutto tramite le ricerche online. Stiamo andando verso un modello nuovo di ricerca sul web, non dovremo più digitare una chiave per ottenere pagine e pagine di risultati ma, sul display, ci verrà già proposto ciò che ci serve senza dovere aprire uno o più link per essere certi che le informazioni restituiteci siano coerenti con ciò che abbiamo cercato. Questa però è la parte visibile, dietro c’è un lavoro immane di analisi di dati. Google Bard fa leva su LaMDA, un modello di linguaggio per applicazioni di dialogo nato nel 2021 nei laboratori di Big G.

Cosa si può fare con ChatGPT

ChatGPT è già in produzione, gli si può chiedere qualsiasi cosa purché rientri nelle politiche di correttezza e di etica. Risolve equazioni mostrando tutti i passaggi, inventa storie, prepara testi e dà indicazioni su come preparare una pietanza. Non ci sono grossi limiti nel dialogo, i limiti (per il momento) sono tutti nelle risposte, perché non contestualizza. Scrive ciò che sa al di là del fatto che sia vero oppure plausibile e, come dimostra l’immagine sotto, in alcuni casi le risposte che restituisce appaiono confuse.

ChatGPT

ChatGPT, pure sapendo a quando risale la storia documentata, usa questa informazione in modo improbabile (oltre a sbagliare il calcolo dell'età, anche se è possibile che sia stato arrotondato volutamente).

Quali sono le differenze

La prima differenza è la disponibilità: ChatGPT può essere già utilizzato mentre Google Bard no. Quella di Google, sostiene Sundar Pichai, è una scelta ponderata. Poiché le persone danno fiducia al motore di ricerca di Google, occorre essere certi della qualità del lavoro svolto da Google Bard prima di integrarlo nelle ricerche.

La grande differenza, tuttavia, è l’aggiornamento. ChatGPT è stata addestrata con dati fino al 2021. Le si può chiedere tutto sulla nazionale di calcio campione del mondo del 2006 ma non sa che ci sono stati i Mondiali nel 2022. Google Bard usa le informazioni sul web, quindi aggiornate in tempo reale.

Le differenze si assottiglieranno sempre di più ma ciò che conta è la strada imboccata.

Google punta a integrare Bard nelle ricerche online e altrettanto fa Microsoft, che ha investito 10 miliardi di dollari in OpenAI per spingere ChatGPT e integrarla a sua volta in Bing, il motore di ricerca di Redmond.

Commenti