Starbase, la città di Elon Musk e SpaceX

Per l’approvazione servivano solo 143 e voti ne sono arrivati 30 in più, giusto per non dare l’idea che fosse tutto deciso

Starbase, la città di Elon Musk e SpaceX
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Anno 2025, in una galassia lontana lontana. No, scherzo, in realtà siamo qui, più o meno qui: Via Lattea, Sistema Solare, pianeta Terra, precisamente in Texas. Per farvela breve dopo anni di film distopici, Elon Musk ha deciso che era tempo di passare all’azione, e il suo progetto sembra a metà tra una puntata di Black Mirror e un’assemblea condominiale gestista da un CEO. Insomma ragazzi, da oggi l’ex Boca Chica diventa ufficialmente Starbase, una città vera e autonoma, costruita sul modello più antico e al contempo più tecnologico della civiltà: quello in cui il capo è anche il sindaco, il padrone di casa, il datore di lavoro e, volendo, anche il dio del tempo atmosferico. Se gli dai tutto, lui ti dà tutto.

Tant’è che la decisione è stata presa in piena democrazia: 283 residenti, quasi tutti dipendenti SpaceX, sono stati chiamati a votare se volevano che il posto in cui vivono e lavorano e ricevono lo stipendio diventasse una municipalità sotto il diretto controllo della compagnia spaziale (un dilemma difficile da affrontare, soprattutto se hai la busta paga ancora in mano). Comunque il “popolo” muskiano ha parlato: 173 sì, 4 no (e un bel po’ di astenuti che probabilmente erano in orbita).

Per l’approvazione servivano solo 143 e voti ne sono arrivati 30 in più, giusto per non dare l’idea che fosse tutto deciso. L’amministratore elettorale della Contea di Cameron aveva previsto tutto: “È statisticamente impossibile che la misura sia rifiutata” (non è che ci volesse un genio per prevederlo).

D’altra parte Starbase, operativa dal 2019, è la sede principale del programma missilistico di SpaceX, collaboratore ufficiale della NASA e del Dipartimento della Difesa, tuttavia ora diventa qualcosa di più ambizioso: diventare la prima città progettata a misura d’uomo, a misura di Elon. Quattro chilometri quadrati affacciati sull’oceano e sulla frontiera messicana e presto dotata di servizi locali: infrastrutture di ogni tipo e probabilmente (suppongo) una toponomastica a base di nomi tipo Via del Boost, Vicolo del Lancio Fallito, Piazza Falcon Heavy, Corso Orbita Bassa... (mentre la Costituzione potrebbe essere un PDF che Elon può modificare anche alle tre del mattino).

In ogni caso a Musk, se vi ricordate, l’idea in testa frullava da un po’: l’aveva lanciata già nel 2021, e ora ha colto l’occasione per concretizzarla: una città fatta su misura per l’uomo del futuro, cioè lui. I residenti, selezionati tra chi ha passato almeno tre lanci senza svenire, sono pronti a tutto: turismo spaziale, spedizioni su Marte, e magari anche la prima biblioteca interamente scritta su X da portare su Marte.

Non so come sarà viverci, magari fighissimo, magari terribile e per carità, nessuno è obbligato (in fondo anche Google ha le sue mini-città). Di certo sarà l’unica città al mondo dove se non sei un cittadino modello non vai in prigione, semplicemente il tuo badge smette di funzionare.

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