Vivere Milano presenta i suoi progetti per le nuove linee metropolitane della città. Tre idee, compreso il contestato anello circolare, inserito dalla lista dei trenta-quarantenni nel loro programma e riproposto nelle ultime ore dal candidato sindaco del centrosinistra, Bruno Ferrante. L'ex prefetto, in un dibattito sul tema della mobilità all'Aci, ha spiegato la sua ricetta per le infrastrutture dei trasporti: «Occorre puntare e non rinunciare -ha detto Ferrante - alla realizzazione dei grandi nodi infrastrutturali strategici. Bisogna incentivare la rete metropolitana, per questo dico sì alla linea 4 e 5 della metropolitana, ma penso anche ad una metropolitana circolare».
Quindi un sostanziale «visto» sul programma del centrodestra, proseguire nell'operato della giunta Albertini e realizzare le due linee già progettate, più l'idea innovativa, presentata ieri mattina da Vivere Milano. Una miscellanea non esattamente originale. Un anello circolare che colleghi cinque atenei milanesi: Bovisa, Bicocca, Politecnico, Bocconi e Iulm. La linea arancione, circolare delle università, proposta in carta carbone da Ferrante. Vivere Milano fa anche i conti: un miliardo di euro, cinque anni di lavoro, 75 nuovi chilometri di metropolitana. «Costruire il doppio dei chilometri di metropolitana, spendendo la metà dei soldi, in metà del tempo, arrecando meno disagi ai cittadini». Come? Lo spiega Cesare Fracca, il candidato sindaco della lista: «Utilizzando le tratte ferroviarie attualmente sotto utilizzate e in via di smantellamento da parte di Trenitalia che dal 2007 si concentrerà sulle stazioni di Rho, Lambrate e Rogoredo. Un risparmio che si realizza perché gran parte dei binari sono già pronti: bisogna solo creare le stazioni, comprare i treni, costruire le barriere antirumore per i residenti». Alla metropolitana circolare proposta dall'ex prefetto ci avevano già pensato.
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