Nuove misure per i voli in partenza per gli Usa

Tutti i passeggeri in partenza per gli Stati Uniti saranno oggetto di controlli più approfonditi. E ai viaggiatori in arrivo da Paesi «sensibili» o considerati dall’amministrazione americana sponsor del terrorismo saranno riservati controlli speciali - perquisizioni del bagaglio a mano e controlli anti esplosivo. Da ieri negli Stati Uniti sono entrate in vigore nuove misure di sicurezza sui voli in arrivo dall’estero, lo ha comunicato la Transportation Security Administration. Le nuove regole sono la risposta al fallito attentato sul volo Amsterdam-Detroit. Le nazioni «sensibili» sulla lista della Tsa sono Nigeria, Yemen, Pakistan, Afghanistan, Sudan, Algeria, Irak, Libano, Libia, Somalia. Cuba, Iran e Siria sono considerati dalle autorità americane Paesi «sponsor» del terrorismo e quindi interessati da speciali controlli. L’annuncio dell’applicazione di nuove norme arriva proprio mentre un allarme sicurezza blocca per diverse ore l’aeroporto di Newark, in New Jersey, grande scalo della costa orientale americana in tilt per ore. I voli in arrivo e in partenza hanno subito grossi ritardi. I ritardi non mancano in queste ore anche a Fiumicino sui voli diretti negli Stati Uniti, Israele e Gran Bretagna, proprio a causa delle nuove procedure. L’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, ha dato infatti disposizione, subito dopo i fatti di Detroit, di intensificare tutti i controlli sui voli in partenza per l’America. Lo stesso succede a Malpensa, dove il bagaglio a mano dei passeggeri in partenza per gli Stati Uniti è ricontrollato all’imbarco. Verifiche e attenzioni maggiori anche in molti altri scali europei, da Parigi (dove i controlli più stretti avevano portato a qualche ritardo ma la situazione è tornata normale) a Madrid passando per Amsterdam, da dove è partito il volo del fallito attentato.

I passeggeri dei voli «sensibili» sono monitorati con più attenzione dagli addetti alla sicurezza anche oltre i tradizionali varchi di controllo, spiega Edmond Messchaert, portavoce della National Coordination for Counterterrorism olandese. A Schiphol sono già in funzione 15 body scanner posizionati nei gate per gli Stati Uniti. Presto ne saranno attivati altri 60.

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