I commercianti ci hanno messo molto meno. L'esito del loro «monitoraggio» sul campo è arrivato dopo un paio di mesi dal nuovo regolamento per gli artisti di strada, con una fila di commenti esasperati: da «stop al chiasso» a «basta dilettanti allo sbaraglio». Sotto processo la nenia continua e a massimo volume nelle orecchie di chi lavora tra piazza Cordusio, corso Vittorio Emanuele fino a piazza Scala. A sei mesi da quel regolamento entrato in vigore lo scorso 15 aprile, ora anche il Consiglio di zona 1 ora chiede alla giunta qualche dietrofront. Dall'avvio sono stati assegnati 18.458 spazi per le espressioni artistiche e 5.518 per i mestieri di strada. Il settore Tempo libero ha registrato 122 multe da parte dei vigili e diciotto reclami da parte di cittadini ed esercizi commerciali «a cui si aggiungono - è precisato nella delibera votata giorni fa dal Centro - quelli arrivati direttamente» al parlamentino.
I principali motivi di reclamo sono «le emissioni acustiche, sia per i volumi che per la durata continua delle manifestazioni», in secondo luogo «l'occupazione o ingombro degli spazi». Gli Uffici hanno riscontrato «un forte congestionamento del cosiddetto Asse che va da piazza San Babila al Castello, con una richiesta di spazi decisamente superiore all'offerta prevista a scapito delle altre postazioni» dedicate all'arte di strada. Dunque: dal Duomo al Castello c'è un «overbooking» di spettacoli che potrebbero essere traslocati in altre piazze, dando sollievo ai commercianti con i timpani rotti dalla sfilata di band o cantanti improvvisati, armati di microfono e basi registrate. Perchè ci sono violinisti, gruppi, pianisti che raccolgono grande ammirazione (e offerte) dal pubblico dei passanti, è un piacere ascoltarli. Ma spesso si assiste a una «Corrida» di artisti della domenica, un karaoke stonato. Il Consiglio di zona propone non a caso che «vanga istituita una Commissione di qualità indipendente, formata da membri delle Scuole civiche, che dia il benestare allo svolgimento delle arti di strada lungo il percorso dell'Asse». Per dare «maggior valore e prestigio a chi si esibisce nel cuore della città» e spostare quindi la domanda (degli altri) anche su altri zone e postazioni. La Zona 1 chiede inoltre che «ogni artista possa utilizzare sull'asse San Babila-Castello solo una postazione nella stessa giornata», che venga assimilato agli artisti che si esprimono in postazioni amplificate (quindi con restrizioni di tempo e di aree) chi suona con strumenti a percussione o fiati, che il limite orario massimo per le esibizioni sia portato dalle 24 alle 22 e nelle zone già ad alto tasso di movida non vengano creati spazi per esibizioni con amplificatori. Un freno - «massimo 3 ore al giorno» - per questi show più «fracassoni» anche nelle altre vie residenziali o commerciali.
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