«Rivedremo totalmente i criteri, ne ho già parlato con i sindacati». Domenico Zambetti, assessore regionale alla Casa, è moderatamente soddisfatto dei criteri di assegnazione dei fondi di sostegno allaffitto. Resta convinto che si possa fare da meglio in futuro: «Servono vincoli più stretti per aiutare chi è in condizione di grave bisogno. Purtroppo è un momento complicato e difficile e bisogna tenere conto della situazione per modificare i criteri del passato».
Lassessore ha in mente soprattutto una revisione dei criteri di assegnazione delle case popolari: «Tra le novità il fatto che chi rifiuterà un alloggio uscirà dalla graduatoria, perché dimostra di non avere bisogno immediato della casa». Sulle nuove regole è già al lavoro la direzione generale della Casa e un Osservatorio è stato convocato per i primi di settembre.
Tornano agli affitti, tra i criteri da modificare nel futuro, lesclusione dal contributo di coloro che possiedono una casa di proprietà anche al di fuori della Lombardia. Oggi, infatti, per richiedere il sostegno affitti basta non possedere alloggi allinterno della Regione, ma ciò causa differenze di trattamento particolarmente penalizzanti in un periodo di crisi.
In questo momento possono accedere agli aiuti le famiglia con reddito Isee di 12900 euro, cioè circa trentamila euro di reddito imponibile per un gruppo familiare di quattro persone.
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