Forse, ironizza lassessore lombardo al Territorio, «si sono ispirati alle indicazioni del presidente della Provincia, Filippo Penati, che propone la realizzazione di campi nomadi attrezzati e confortevoli nellhinterland milanese». Uscita, quella di Davide Boni, accompagnata da un invito «servono subito le ruspe per chi fabbrica villette in totale spregio dei piani regolatori comunali». Situazione identica a quella scoperta nelle scorse settimane allinterno del parco sud milanese con la Provincia impegnata solo a addossare la responsabilità del mancato controllo allamministrazione comunale meneghina. Atteggiamento censurato da Palazzo Marino che, intanto, continua a reclamare lo sgombero della favelas di via Triboniano: «Stiamo predisponendo una piccola area esterna al campo per cominciare a spostare una parte dei nomadi regolari e dare il via ai lavori di riqualificazione che, comunque, sarà più lungo del previsto se dalla prefettura e dalla questura non arriva lokkei per lo sgombero» dice lassessore alla Sicurezza, Guido Manca.
Ennesima richiesta che arriva alla vigilia del referendum dei cittadini di Rho contro lintenzione dellamministrazione di centrosinistra di aprire un campo nomadi organizzato in quel di via Sesia. Scelta politica duramente contestata dalla Lega che, domani, organizza una fiaccolata con comizio, tra gli altri, di Mario Borghezio e Matteo Salvini.
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