Nuovi fondi per curare gli animali: così nasce la prima mutua «bestiale»

Una mutua per gli animali. Un fondo comunale per pagare le spese veterinarie dei milanesi quando il budget di casa è misero e lo stipendio inesistente. Sì perché fra i 200mila proprietari di cani e gatti ci sono anche pensionati a reddito zero, studenti nullatenenti, famiglie che a stento arrivano ai 10mila euro l’anno. Persone costrette dalla povertà a rinunciare a salvare la vita alla propria bestiola. Un intervento chirurgico salvavita - da un tumore o da un incidente - varia dalle 200 alle 300 euro. Una cifra che non è alla portata di tutte le tasche. «Succede sempre più spesso - conferma Gianluca Comazzi, il garante della tutela animali - Sono soprattutto anziani con animali anch’essi vecchiotti. Finché si tratta di pagare una vaccinazione ce la fanno, ma quando i cani o i gatti si ammalano seriamente e c’è bisogno di affrontare un turn over di esami clinici, lastre, prelievi, biopsie e interventi seri, ecco che questi proprietari si lasciano andare. Cadono in depressione, pensano di tradire il proprio animale da compagnia perché non possono permettersi di curarlo». E così se fino a ieri chi bussava all’ufficio del garante riceveva un aiuto una tantum, («avevamo una convenzione con la clinica universitaria per i casi estremi») oggi la mutua per gli animali è un fondo già stanziato, in una delibera di dicembre, dalla giunta Moratti. «Si tratta di 200mila euro - illustra il sindaco - che andranno ad aggiungersi ai 100mila euro di fondi dell’ateneo e ai 20mila di sponsor privati. Serviranno in parte per aprire un pronto soccorso veterinario 24 ore su 24, in via Celoria 10 (dove c’è la clinica universitaria), in parte per ampliare la clinica dotandola dei reparti di degenza e renderla così conforme alle direttive europee. A tutt’oggi questo importante polo veterinario rischia di venire declassato senza i reparti di degenza. Infine, una terza parte servirà a pagare le grosse spese mediche di quei proprietari che hanno un reddito fino a 10mila euro l’anno». Dunque, la mutua. «È stata una richiesta dei cittadini - conferma Comazzi - Che si è avvertita in modo più pressante in questi ultimi due anni di crisi». Non solo. Il sindaco Letizia Moratti ha aggiunto che farà modificare il regolamento delle strutture di ricovero dei senzatetto «per permettere ai clochard di trascorrere le notti al riparo in compagnia di cani e gatti». Precisa Moratti: «La richiesta è arrivata al settore dei servizi sociali, molti senzatetto scelgono di dormire all’aperto perché non sanno dove lasciare l’animale. In questo modo riduciamo il numero di chi pernotta sui marciapiedi». Che il cuore del sindaco batta per gli animali non è una novità, con lei vivono il micio persiano Antenna e la gatta soriana Gilda «c’è poi mia figlia che ha adottato due cani dal canile».

La Moratti ha anche voluto consegnare personalmente la targa di onorificenza ai due studenti dell’istituto Molinari che hanno avuto il coraggio di denunciare un loro professore che, in classe, ha ucciso un coniglio a martellate.

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