Leggi il settimanale

Il nuovo "Avatar" si candida ai record affrontando il dolore e il lutto

Nel terzo capitolo della saga, Zoe Saldana fa i conti con la perdita del figlio

Il nuovo "Avatar" si candida ai record affrontando il dolore e il lutto
00:00 00:00

"È un film sull'amore familiare e anche sul dolore. Una storia nella quale in tanti si riconosceranno". Sam Worthington è a Milano per presentare Avatar: Fuoco e Cenere, il terzo film della famosissima saga sci-fi di James Cameron, nelle sale italiane il 17 dicembre.

Un successo preannunciato e così prevedibile, quello di Fuoco e Cenere, che gli organizzatori dei Golden Globes lo hanno inserito fra le nomination per il miglior risultato al botteghino almeno un paio di settimane prima dell'uscita in sala. I Globi d'oro sono premi noti per quel loro certo grado di fantasia e approssimazione, ma questa volta la scommessa era facile e quasi già vinta, visti i precedenti.

Il primo Avatar, infatti, uscito nel 2009, è ancora oggi in cima alla classifica dei film più visti della storia del cinema, e il secondo, del 2022, è al terzo posto. Che anche questo si possa piazzare nella parte alta della classifica è quasi una certezza.

A Milano non c'era James Cameron, che qualche giorno prima era invece a Parigi insieme alle protagoniste femminili di questa epica storia, Zoe Saldana e Sigourney Weaver, che ritorna nel racconto nei panni di un'adolescente. "Non mi sono limitata a doppiare un personaggio molto più giovane di me ha detto l'attrice che lo scorso ottobre ha compiuto 76 anni - ho cercato di ritrovare la ragazzina che sono stata". Zoe Saldana parla di un'operazione perfettamente riuscita e racconta che, quando entrava nel personaggio di Kiri, Sigourney Weaver era intrattabile come qualsiasi teenager: "Un momento prima era gentile, era Sigourney, il secondo dopo mi contraddiceva come fanno tutti gli adolescenti con i loro genitori. E io capivo che avevo a che fare con la giovane Kiri e non più con la grande attrice".

James Cameron, che aveva scritto tutte e tre le sceneggiature in contemporanea, ha deciso di modificare il copione di questo terzo film sulla base delle reazioni del pubblico del secondo capitolo. Quando, infatti, in sala veniva proiettata La via dell'acqua, erano in corso le riprese del film ora in uscita. Il risultato è un salto dall'acqua al fuoco e un film che rispetta i canoni dei precedenti ma con un accento sui temi del dolore e del lutto.

"È un film su come una famiglia passa attraverso il dolore e reagisce ad esso", dice Cameron.

Il secondo capitolo, infatti, si era concluso con una grave perdita nella famiglia Sully, formata dal marine diventato leader Na'vi Jake Sully (Sam Worthington), dalla guerriera Na'vi Neytiri (Zoe Saldaña) e dai loro figli. Raccontare il lutto è stato per Zoe Saldana molto duro: "Come attrice ogni sfida è una gioia, ma come madre raccontare il dolore per la perdita di un figlio è un'esperienza davvero difficile".

Anche Sam Worthington era provato: "Giravamo quelle scene e poi seguivano lunghi silenzi". Per l'attore la chiave del successo di Avatar sta nel fatto che azione e spettacolo vanno in parallelo con temi profondi. "Non te li aspetti da un film d'avventura e azione, ma è il marchio di fabbrica di Jimmy (è il soprannome di James Cameron ndr). Quando ha iniziato a scrivere questa storia, ormai molti anni fa, è partito da tematiche importanti come l'ambiente e lo sfruttamento delle risorse, che si sono poi legate insieme nella dinamica familiare dei Sully".

Forse l'unico vero ostacolo potrebbe essere rappresentato dalla lunghezza. Fuoco e Cenere dura, infatti, tre ore e 15 minuti. "Quando mi accingo a raccontare una storia non bado alla sua lunghezza, cerco storie che possano essere universali dice il regista, premio Oscar per Titanic la famiglia, l'identità, il dovere verso la comunità di appartenenza. Temi con i quali è facile relazionarsi, problemi molto umani".

A Milano erano presenti anche i giovani del cast, Bailey Bass, Trinity Jo-Li Bliss e Jack Champion, e l'antagonista della saga, Stephen Lang, che interpreta il terribile Colonnello Miles Quaritch, capo della sicurezza militare su Pandora, militarista e colonialista convinto, determinato a sfruttare le risorse del giovane pianeta.

"Potrei dirvi che ogni cattivo non si sente cattivo, che, al contrario, dal suo punto di vista è un eroe, ma in realtà ho capito sin dalla lettura del primo copione quale sarebbe

stato il mio ruolo. Spero però che qualcuno fra il pubblico si odi perché non riesce a smettere di amare Miles. James Cameron gli ha dato profondità e umanità, ed è per questo che credo che qualcuno, suo malgrado, lo amerà".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica