Cronache

Il nuovo Genoa va dal dottore prima del ritiro

La cornice è quella solita. Il Porto Antico da dove la città si arrampica verso i forti. È ancora mattino presto. La Superba si sta piano piano svegliando. Camicia, jeans e scarpe da ginnastica. Si presenta così nel suo primo giorno da genovese, Emiliano Moretti, che riassapora il Bel Paese dopo cinque stagioni in Spagna. Arriva dal Valencia. «Avevo tanta voglia di tornare in Italia. Credo che scelta migliore non potessi fare». Queste le sue prime parole. La partenza di Ferrari ha lasciato un buco in difesa. «Non conosco Gasperini, anche se nella scorsa stagione il Genoa ha espresso il calcio migliore della Serie A. Il mio ruolo? Posso giocare indifferentemente da esterno che da centrale. Adesso però penso solo a lavorare ed a farmi conoscere dal tecnico. Poi sarà lui a decidere sulla mia posizione in campo». Ragazzo pacato e timido, Moretti dimostra grinta quando spiega che «già nella passata stagione sarei potuto arrivare. Poi non se ne fece nulla per il veto della mia ex squadra. In Spagna ho vissuto in ogni modo un'esperienza felice che rifarei». In precedenza alle visite mediche era spuntato Giuseppe Biava. «Sono tornato dalle vacanze. I controlli che abbiamo eseguito alle costole ed ai polmoni, hanno dato esito positivo». Tra pochi giorni dunque i rossoblù ripartono per preparare una stagione che tutti si augurano ricca di soddisfazioni. «Non sarà facile ripeterci - commenta - ma abbiamo tutte le carte in regola per poterci riuscire. Ferrari? Sappiamo che la società lo sostituirà con elementi altrettanto validi». Prima di scappare verso Chiavari dove l'aspettano corsa e piscina, si lascia scappare: «Non preoccupiamoci. La società ha investito su molti giovani, che saranno la forza del Genoa nel futuro».
Proprio questa sembra essere la filosofia intrapresa da Preziosi e staff. In ritiro partiranno dunque parecchi calciatori dalle belle speranze. Alle visite mediche prime sensazioni rossoblù per i giovani Francesco Bolzoni, Ivan Fatic e Magnus Troest. Il primo, centrocampista scuola Inter, mostra già una certa sicurezza anche dialettica. «Soddisfatto di essere arrivato al Genoa. Il mio ruolo è quello di mediano di contenimento che però riesce a far gioco. Cercherò di crescere, sperando nello stesso tempo di ritagliarmi uno spazio importante». Diverso il discorso per il montenegrino Ivan Fatic. Appare quasi intimidito. Infastidito dal sole che rende calda, caldissima la giornata. Eppure arriva da Salerno, via Inter, città di mare. L'altarino si scopre subito. «Sono nato in montagna, non al mare». Puntualizza. «Entusiasta di essere arrivato al Genoa. Ritengo sia un'opportunità importante per crescere e migliorare». Amico di Jankovic e Tomovic, il montenegrino precisa subito: «In difesa posso giocare come terzino sinistro, oppure in mezzo. Nella passata stagione ho addirittura giocato a centrocampo».
Capitolo mercato. Saltati quasi definitivamente gli affari Panucci e Dembelè, prende sempre più ipotesi la pista che porta all'esterno Rodrigo Palacio del Boca. Secondo alcuni giornali argentini gli Xeneizes avrebbero chiesto 5 milioni per cedere il giocatore. Intanto a Calciomercato.it Rubinho rompe il silenzio: «Sarà difficile trovare l'accordo con il Genoa. Sinceramente sarei dispiaciuto se dovessi andar via, però la società rischierebbe di mi perdermi nella prossima stagione senza ricavare nulla.

Comunque accetterò ogni decisione».

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