Il nuovo guarda alla preistoria In casa trionfa il jurassic-style

L’avanguardia spesso inganna, e a guardala bene sembra passato. Passato primitivo. L’antico non c’entra, qui non si parla di bellezza classica, di radici, di solidità. No, il passo è molto più lungo, e ti trascina fino all’età del ferro. Contano le emozioni, quelle forti, conta la personalità, la sorpresa. La decorazione diventa favola e suggestione, spuntano totem e troni, che sembrano emersi dalle foreste celtiche o dai mari del Nord.
La casa diventa passato remoto, ci sono tracce di Goti e Visigoti, di Tartari e Unni, celti e Vichinghi. E allora nelle stanze troneggiano oggetti dal gusto antichissimo. Ci sono sedie che sembrano imponenti troni, letti che assomigliano a vascelli, tavoli che si trasformano in clave, tutto deve avere il profumo di Medioevo. Come l’imponente trono creato da Floris Wubbe, ricavato da un tronco di salice ribaltato, con i rami ripiegati a formare le gambe.
La personalità è tutto. Vince chi esagera, e allora ecco che si fanno avanti sculture quasi inquietanti, come il cranio marmorizzato d’ariete, di Klaus Dupont con un enorme paio di corna dorate montato su una base -ovviamente- antica in ottone. Le stanze si riempiono di specchi, lampade, letti, poltrone e tavoli fatti di osso, pietra, legno, ferro, ottone, nichel. I colori sono chiari, rievocano la terra, la sabbia, il mare. Ma si utilizzano sempre tecniche d’avanguardia, come fa B-Stone, con lo sgabello in seduta in marmo di Carrara che è però anche un diffusore audio interattivo in grado di ricevere segnale audio da connessione wireless o cablata. Tutto deve essere dal sapore primigenio, come la lampada da tavolo «Fire Kit» di Skitsch (120 euro) che sembra un fuoco da accampamento, che ricorda le caverne, il fascino della scoperta, dell’ignoto. Il buio, e le stelle, la riflessione e la paura. Il sogno e la lotta, il guerriero con i suoi nemici fuori, il trono da re in salotto, come quello da Vichingo in legno intagliato con teste di animali e teschi di Fredrik Olsson e Sam Sihvonen (2.220 euro).

Ma c’è anche il letto-barca «Float», costruito in legno di totara resistente all’acqua e fibre acriliche, di David Trubridge per Okooko, o il tavolo basso in frassino curvato «Erosion», di Joseph Walsh per Galleria Nilufar, che sembra una di quelle navi usate dai Vichinghi per andare a conquistare nuove terre, come fa il guerriero moderno.

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