Il nuovo principe repubblicano è un «ragazzino»

Adam arriva a Capitol Hill con il marsupio agganciato dietro le spalle. Davanti penzolano due gambette: «Lei è Elizabeth, mia figlia». Liz sorride e il padre se la gode. Adam Putnam è l’altro nascente della politica di Washington. Viene dallo stato più attivo dell’unione, la Florida. È stato eletto nel 2000, quando aveva 26 anni, giusto uno in più rispetto al minimo consentito dalla legge per candidarsi. Ora, Putnam è il numero tre del partito alla Camera . È presidente della conferenza repubblicana, cioè l’organo di coordinamento dei congressmen. Tanto per far capire di essere uno tosto, Adam ha smascherato la brutta abitudine della speaker della Camera, Nancy Pelosi. Putnam ha fatto notare che la signora in Armani ha il vizio di usare aerei dell’esercito per volare da Washington a San Francisco. L’età non è mai stato un problema per lui che a 21 anni era già parlamentare al Congresso della Florida. Lo è per i suoi avversari che l’hanno sempre usata per attaccarlo. Nel 1996, il rivale per il seggio alla Camera statale portò in un comizio l’annuario scolastico con una foto di Putnam a 10 anni. Voleva farlo passare per un bambino. Putnam lo sconfisse. Quattro anni dopo era a Washington. Cinque anni dopo era l’uomo che accompagnava il presidente Bush quando arrivò la notizia dell’11 settembre. Oggi è la nuova faccia dei repubblicani, pronto al salto.

«Ha la stoffa per diventare speaker della Camera», dicono i compagni di partito. E il bello è che piace anche ai democratici. Rahm Emanuel, nuova guida della sinistra Usa, ne parla così: «È il miglior avversario che abbiamo».

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