Nuovo riesame per Carboni e l’ex giudice Ma per adesso restano in carcere

Restano in carcere Flavio Carboni e Pasquale Lombardi, coinvolti nell’inchiesta sulla presunta loggia P3. La Corte di Cassazione ha infatti annullato con rinvio la decisione del Tribunale della libertà. Rimane così in vigore l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei loro riguardi dal gip di Roma, che dovrà ora essere riesaminata dal Tribunale della libertà della capitale in diversa composizione.
L’uomo d’affari e l’ex giudice tributario Pasquale Lombardi sono accusati dalla procura di Roma di aver fatto parte dell’associazione segreta, la cosiddetta P3, che avrebbe cercato di condizionare apparati amministrativi dello Stato e ambienti costituzionali per i propri affari.
Il 15 luglio scorso il tribunale della libertà di Roma aveva disposto il carcere sia per Flavio Carboni che per Pasquale Lombardi. Contro le ordinanze hanno fatto ricorso alla Suprema Corte le difese degli indagati. . Il Sostituto Procuratore Generale della Cassazione Federico Sorrentino questa mattina si era pronunciato per la conferma del carcere per gli indagati.

Carboni e Lombardi, detenuti dall’8 luglio scorso, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla violazione della legge Anselmi assieme all’imprenditore napoletano Angelo Martino. Le difese avevano sostenuto l’insussistenza dell’accusa di associazione segreta e l’inutilizzabilità delle intercettazioni tra alcuni parlamentari e gli indagati.

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