Lo avevano ribattezzato «il nuovo Ronaldo», ma di fenomenale ebbe solo il contratto spuntato a Sensi: 5 anni e mezzo, a due miliardi netti a stagione. L’attaccante brasiliano Fabio Junior sbarcò a Roma nel gennaio del 1999: Zeman (che voleva Christian) si vide recapitare questo ragazzone con la faccia triste, pagato 30 miliardi al Cruzeiro. Ma Fabione ci mise poco a diventare una meteora: facile da prendere, difficile da rispedire al mittente tanto che l’attaccante fece il «pacco postale» fino al gennaio 2003 quando passò all’Atletico Mineiro grazie ad una lettera scritta di suo pugno.
Grosso, tecnica approssimativa, impacciato nel controllo di palla, a disagio nella corsa: altro che nuovo Ronaldo. Confermato per un altro anno fra gli sfottò dei laziali, Fabione non si ambientò mai. Poi il divorzio, con vitalizio giallorosso per 4 anni. MDD- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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