Roma - Più anonimo di così si muore. Ma forse proprio qui starà il segreto del successo di Andrew Garfield. Sì, pure il nome e il cognome sono anonimi, a meno di non immaginare qualche impossibile parentela con il celebre gatto dei fumetti. Difficile poi dedurre particolarità dalla sua fisiognomica, se non per il grande ciuffo di capelli che lo sovrasta e che lo contraddistingue. Niente di più. Ma state pur certi che, come già capitato con altri attori come Robert Pattinson o Zac Efron (con cui peraltro l’attore, nato a Los Angeles da padre americano e madre inglese, condivide gli stessi problemi con il parrucchiere), nel giro di pochi mesi diventerà l’idolo dei teenager di mezzo mondo (se non di tutto). Garfield, che il 20 agosto compirà 27 anni, dopo tanta tv e pochissimi ruoli cinematografici (il duetto con Robert Redford in Leoni per agnelli e Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo accanto a Johnny Depp) ha tutte le carte in regola per vivere il suo momento di vera gloria dopo aver inanellato tre ruoli da protagonista.
L’ultimo, il più importante, lo deve ancora girare, ma sarà quello che lo consacrerà definitivamente. Sì perché Garfield, quatto quatto, è riuscito a rubare a decine di colleghi in lizza l’ambito ruolo dell’Uomo Ragno. Così dopo il naufragio di Spider-Man 4 interpretato da Tobey Maguire e diretto da Sam Raimi, la Sony ha deciso di cambiare tutto, dapprima il progetto che s’intitolerà Spider-Man 3D, poi il regista con Marc Webb che ha esordito solo lo scorso anno con la commedia (500)giorni insieme, infine la scelta di Garfield che ha spiazzato molti. Per il regista non ci sono dubbi che sia la cosa giusta: «Sebbene il suo nome può essere una novità per molti, ha una rara combinazione di intelligenza, spirito, e umanità. Tenete in mente le mie parole, v’innamorerete di Andrew Garfield nei panni di Peter Parker».
Sarà, ma siccome viviamo in tempi difficili, la Sony ha deciso di andarci cauta, tirando la cinghia e lavorando al ribasso. Così il budget previsto per questa nuova versione in 3D in uscita il 12 luglio 2012, tutta concentrata sugli anni della formazione di Peter Parker, è di soli 80 milioni di dollari, una cifra ben lontana da quella del precedente Spider-Man 3 che è costato 258 milioni e ne ha incassati 890. Scontato anche il cachet di Andrew Garfield che si è dovuto accontentare «solo» di 500mila Euro. Non pochi si dirà, una quisquilia però se paragonati ai 4 milioni di dollari di Maguire del primo Spider Man, saliti vertiginosamente ai 15 del terzo.
Ma Garfield si farà, anche economicamente, se si ascoltano le voci che lo vedono già in corsa per l’Oscar del prossimo anno grazie all’attesissimo The Social Network, il nuovo film di David Fincher (il regista di Fight Club) dedicato alla nascita di Facebook che, con ogni probabilità, vedremo già a settembre al festival di Venezia. Tratto dal libro Miliardari per caso - L’invenzione di Facebook: una storia di soldi, sesso, genio e tradimento di Ben Mezrich (Sperling & Kupfer) il film racconta i retroscena, con lo stile di un avvincente thriller, della grande amicizia tra i due fondatori di Facebook, Eduardo Saverin (interpretato da Garfield) e Mark Zuckerberg (Jesse Eisenberg), che, proprio per colpa del grande successo del social network, tra intrighi e storie d’amore, innocenza perduta e diversità di vedute, si è interrotta di colpo. E la frase di lancio bene interpreta lo spirito della pellicola: «Non puoi avere 500 milioni di amici senza farti qualche nemico». Nel cast un altro mito dei teenager, il cantante e attore Justin Timberlake.
Così come sono da capogiro le interpreti dell’altro film, anch’esso tra i favoriti dell’Oscar, interpretato da Garfield: Never let me go tratto dal bestseller Non lasciarmi (Einaudi) del nipponico Kazuo Ishiguro e diretto da Mark Romanek con Keira Knightley e Charlotte Rampling. Fanta-thriller d’autore incentrato su Kathy (Carey Mulligan), Tommy (Garfield) e Ruth (Knightley), tre ragazzi che hanno trascorso l’infanzia in un classico collegio inglese. La scoperta però di essere solo dei cloni, allevati per la «donazione» degli organi, metterà a dura prova i loro sentimenti di amicizia e amore.
Insomma Andrew Garfield si profila come un attore che
spopolerà tra gli adolescenti non senza però mancare di instillare in loro elementi problematici e di riflessione. E in tempi di proposte un po’ troppo spensierate, come il disneyano High School Musical, è già un successo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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