La domanda per un nuovo impianto di smaltimento dei rifiuti che consentirà di termovalorizzare il 70 per cento dellenergia, è stata presentata in Regione da Amsa. La zona dove potrebbe sorgere è allinterno del Comune di Milano, ma al confine con Opera. Inevitabili e prevedibili le polemiche, con il sindaco Ettore Fusco che ha già fatto sentire la sua voce chiedendo al Pirellone di bloccare loperazione.
Quello scelto per il progetto è un triangolo incolto tra il carcere, la tangenziale e il depuratore Milano Sud san Rocco. Interessati, quindi, il Parco agricolo sud Milano, i Comuni di Opera e di Rozzano, il consiglio di Zona 5 e la Soprintendenza Beni architettonici. La nuova costruzione, secondo la documentazione presentata da Amsa, dovrebbe rispondere al Piano provinciale gestione rifiuti, adottato dalla Provincia a novembre 2008. Secondo cui, pur incrementando la raccolta differenziata, il deficit di termovalorizzazione al 2011 sarà di oltre 600mila tonnellate, compresi i fanghi dei depuratori delle acque che non potranno più essere smaltiti in agricoltura. Nel fabbisogno provinciale è incluso quello del Comune di Milano che deve ancora oggi conferire ad altri impianti oltre 100mila tonnellate di rifiuti urbani e assimilabili. E che, con questo nuovo impianto, potrebbe trattare 120 tonnellate di fanghi dei suoi depuratori.
Progettato ripensando allesperienza tecnologicamente allavanguardia di Silla 2, un modello per sicurezza e bassissimi livelli delle emissioni, il nuovo termovalorizzatore potrebbe consentire, oltre allo smaltimento dei rifiuti, la produzione di calore ed energia. Da cedere rispettivamente alla rete di teleriscaldamento di A2A e a quella elettrica nazionale di distribuzione, diminuendo lutilizzo di centrali a gas e carbone. Sicuramente molto più inquinanti. Il nuovo impianto, secondo i progettisti, consentirà lo spegnimento di oltre 20mila caldaie a gasolio e metano, produzione di energia elettrica per 100mila famiglie e riscaldamento per oltre 30mila appartamenti, minor produzione di gas serra (da 75mila a 90mila tonnellate allanno di anidride carbonica, lequivalente di una superficie boschiva più che doppia rispetto alla città di Milano), risparmio di 87mila tonnellate di petrolio. Previste anche opere di compensazione ambientale per 8 milioni di euro, con interventi di mitigazione paesaggistica e ambientale con un parco, piste ciclabili e percorsi pedonali. Un camino alto 120 metri convoglierà i fumi, continuamente monitorati, in atmosfera.
Tra i vantaggi cè anche il costo zero per il Comune di Milano che nei ventanni di esercizio guadagnerà 128 milioni di euro grazie, in particolare, al risparmio sulle tariffe di smaltimento dei rifiuti urbani. Vantaggi anche per loccupazione, dato che per progettazione e costruzione saranno impiegati 200 addetti per quattro anni. Mentre limpianto a regime ne richiederà 80. Da raddoppiare, considerando lindotto.
«Ricordiamo al presidente Formigoni - attacca il sindaco di Opera Ettore Fusco - che il Sud Milano vive di agricoltura e che linceneritore ne danneggerebbe irreversibilmente le caratteristiche.
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