Obama: «Adesso scarceratelo»

«L’assegnazione, in maniera, come noto, del tutto indipendente, del Premio Nobel al dissidente cinese Liu Xiaobo incarna il riconoscimento internazionale per tutti coloro che, a prescindere dalla nazionalità di appartenenza, lottano per la libertà e i diritti della persona - ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini, commentando l’assegnazione del Nobel per la pace al dissidente cinese.
Sono molte le reazioni positive alla nomina soprattutto le richieste alla Cina da parte dei leader mondiali che ora chiedono la liberazione di Liu Xiaobo. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha applaudito la decisione di attribuire il premio Nobel per la pace al dissidente cinese e ha chiesto da Washington che Pechino liberi Xiaobo, che sta scontando una condanna a undici per aver «istigato alla sovversione». Il Nobel per la Pace dell’anno scorso è andato proprio a Barack Obama, allora neo-eletto presidente. Il presidente americano definisce Liu un portavoce coraggioso ed eloquente per il progresso dei valori umani attraverso mezzi pacifici e non violenti, compreso il suo sostegno alla democrazia, i diritti umani e il rispetto della legge. Anche la Francia chiede la liberazione del dissidente cinese Liu Xiaobo. «La Francia, come l’Unione Europea, ha espresso la sua preoccupazione al momento del suo arresto e ha chiesto in più occasioni la sua liberazione - ha affermato il ministro degli Esteri Bernard Kouchner in un comunicato - ribadiamo questo appello. La Francia riafferma il suo sostegno alla libertà di espressione ovunque nel mondo. Il comitato Nobel, che fa le sue scelte in modo indipendente, ha voluto inviare un messaggio forte a tutti coloro che militano in modo pacifico per la promozione e la tutela dei diritti dell’uomo».
Per José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, la decisione di assegnare il Nobel per la Pace a Liu Xiaobo è un premio a chi lotta per la libertà «Libertà e diritti umani - dice il presidente della Commissione - sono alla base dell’Unione europea e la decisione del comitato del Nobel ne evidenzia l’importanza nel mondo». La Germania si augura che il dissidente cinese Liu Xiaobo sia rimesso in libertà dalla Cina e possa così ricevere di persona il Nobel per la Pace, del quale è stato insignito: lo ha dichiarato il portavoce del governo di Berlino, Steffen Seibert. «Il governo tedesco auspica che sia presto liberato per poter ricevere di persona il premio», ha dichiarato Seibert in un briefing con la stampa. «Il governo si è già impegnato in passato per la sua liberazione e continuerà a farlo».


Altri Nobel per la Pace hanno voluto congratularsi con il dissidente: per il polacco Lech Walesa, la nomina di Liu Xiaobo è una sfida per la Cina e per il mondo intero. Congratulazioni anche da un altro premio Nobel, il Dalai Lama.

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