da Washington
Barack Obama non convince. Lo dice il New York Times, che lo critica per la sua deriva verso il centro, ma lo dicono anche i numeri. Infatti, il candidato democratico alle presidenziali americane non piace a tutti i sostenitori della senatrice Hillary Rodham Clinton, sua ex rivale alle primarie. Secondo un sondaggio dellemittente americana Cnn, allinizio di giugno gli elettori di Hillary pronti a dare il proprio voto a Obama erano il 60 per cento, oggi sono scesi al 54. Sale così il numero di americani di fede democratica che non andrà alle urne. Lo spostamento a destra del candidato presidenziale, sottolineato e criticato in questi giorni dalla stampa liberal, è stato dunque percepito con chiarezza dai votanti democratici. Obama è scivolato verso il centro un po su tutti i temi centrali della primarie e della campagna elettorale: mercato libero, armi, aborto, religione. Le dichiarazioni che hanno fatto sorgere le più recenti perplessità riguardano il medio oriente: il candidato ha annunciato infatti di essere pronto a «rimettere a punto» i suoi piani sullIrak e sul ritiro delle truppe americane dal paese. Obama si è sempre opposto alla guerra a Bagdad.
Nonostante lelettorato di Hillary appaia scettico nei confronti del suo ex rivale, i due si presentano ormai al pubblico come grandi alleati. La settimana prossima appariranno ancora una volta assieme in tre diversi eventi. Obama, come dimostra il sondaggio della Cnn, ha bisogno di Hillary per conquistare lelettorato Clinton; Hillary ha bisogno di Obama per pagare i debiti della corsa alla nomination mancata: oltre 20 milioni di dollari.
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