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Obama: "Voto pietra miliare nella storia dell'Iraq"

Il presidente americano soddisfatto ma realista: "Futuro ancora difficile, il voto è anche un tributo ai caduti". Poi conferma il ritiro. Hillary Clinton: "Risposta migliore agli estremisti che cercano di far fallire il progresso del Paese"

Obama: "Voto pietra miliare nella storia dell'Iraq"

Washington - Il voto di oggi "segna una pietra miliare nella storia dell'Iraq". Il popolo iracheno ha dimostrato "grande coraggio" a recarsi alle urne nonostante vi sia ancora un clima di paura e di violenza. Anche le forze armate del Paese hanno fatto un grande lavoro. Tuttavia "l'Iraq ha davanti ancora giorni difficili". Barack Obama commenta così dal Giardino delle Rose della Casa Bianca l'andamento delle elezioni politiche in Iraq.

Soddisfatto, ma anche realista, il presidente degli Stati Uniti ha insistito che la strada intrapresa dal popolo iracheno è quella giusta: "Con questa partecipazione elettorale - ha detto con vicino il suo vice Joe Biden - gli iracheni hanno dimostrato che intendono dar vita al loro futuro attraverso un processo politico". Ma anche oggi, il presidente evita assolutamente toni trionfalistici. Le notizie di nuovi attentati e il clima di incertezza che ancora si respira a Baghdad non glielo permettono. Quindi, anche per cercare di lanciare un messaggio patriottico di unità nazionale, dedica questa tornata elettorale "a tutti i soldati e civili americani che hanno servito in Iraq e hanno sacrificato per questo Paese la loro vita".

Le date del ritiro restano comunque quelle fissate nei mesi scorsi e anche oggi Obama le ricorda scrupolosamente: dalla fine di agosto "finirà la nostra missione di combattimento" e "per la fine del prossimo anno le truppe torneranno a casa".

Congratulazioni alla maturità democratica degli iracheni, anche dal Segretario di Stato, Hillary Clinton, secondo cui "il voto è la reazione migliore che si può dare agli estremisti che cercano di far fallire il progresso del Paese". Dell'andamento delle operazioni di voto, s'é occupato anche Robert Gates, il capo del Dipartimento della Difesa. "Le forze di sicurezza irachene - ha detto Gates - hanno fatto uno splendido lavoro. L'affluenza alle urne è alta ma non più delle previsioni. In tutto e per tutto, questa è stata una bella giornata per gli iracheni e per tutti noi".

Quindi, riferendo informazioni ricevute dal comandante Usa, il generale Ray Odierno. Gates ha aggiunto che ci si aspettava "un numero maggiore di attacchi suicidi e con auto bombe.

Ma gli sforzi delle forze irachene - ha concluso - hanno costretto Al Qaida a cambiare la sua strategia, soprattutto nell'area di Baghdad, dove l'80 percento degli scoppi è stato causato dall'esplosione di petardi rumorosi, ma non da colpi di mortaio".

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