«Occhi elettronici sulle strade Un deterrente che funziona»

Il vicecomandante dei vigili, Emiliano Bezzon: «Video-controlli, i milanesi hanno capito: ora il traffico sui percorsi riservati è più fluido»

I numeri smentiscono le voci. A chi continua a prendersela coi ghisa «spremisoldi», a caccia di automobilisti da cogliere in flagrante, i dati rispondono che le multe negli ultimi anni stanno calando costantemente. Erano un milione 720mila nel 2003, sono diminuite a un milione 600mila nel 2004 e nei primi mesi dell’anno il trend è ancora in picchiata.
«La gente - sostiene il vicecomandante della Polizia municipale di Milano, Emiliano Bezzon - hanno capito che le telecamere ci sono e, soprattutto, funzionano. All’inizio forse pensavano di farla franca e provavano comunque a viaggiare sulle corsie preferenziali. Poi hanno cominciato a ricevere a casa le contravvenzioni e a pagare e hanno compreso che il sistema di controllo è efficace e rigoroso». Obiettivo raggiunto? «Direi di sì. Con questo sistema si volevano liberare le corsie preferenziali dalle auto “abusive”. I milanesi non ci passano più, le multe sono diminuite e il traffico sulle corsie riservate a mezzi pubblici, taxi e mezzi di soccorso è diventato più fluido».
Il calo delle multe, a tre anni dall’installazione delle prime telecamere, secondo Bezzon «è un fenomeno fisiologico.

Quando si applica una procedura sanzionatoria severa l’impatto nell’immediato è pesante. Poi, come è accaduto in questo caso, quando si cominciano a pagare diverse multe il sistema funziona come deterrente per il futuro».

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