Offerta di Api: «tetto» a 7,25 euro

E oggi Pirelli Tyre attende l’ok di Borsa Italiana

da Milano

Malgrado i listini mondiali abbiano rallentato la corsa non si arresta il cammino delle matricole verso Piazza Affari. Oltre che su Pirelli Tyre, la divisione pneumatici della Bicocca che dovrebbe ricevere oggi il via libera di Borsa Italiana e arrivare alla quotazione a cavallo tra giugno e luglio, l’attenzione si concentrerà ancora una volta sul mondo petrolifero.
Dopo l’esordio di Saras, quotata sui massimi della domanda di greggio, il 23 giugno sarà infatti il turno di Api: il gruppo petrolifero ha fissato ieri a 7,25 euro per azione il prezzo massimo dell’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione che inizia oggi per terminare il 20 giugno (5,25 e 7,25 euro la forchetta indicativa). Il lotto minimo è pari a 600 azioni per un controvalore massimo di 4.350 euro (dipendenti e gestori hanno uno sconto del 5%). A finire sul mercato sarà il 31,6% di Api (35% in caso di esercizio della greenshoe) per cui è attesa una capitalizzazione di 1,23 miliardi.
Quanto a Pirelli Tyre, superato il vaglio di Borsa Italiana, dovrebbe arrivare a breve anche il nulla osta della Consob alla pubblicazione del prospetto. L’operazione procede spedita e l’ipotesi è collocare il 35-40% della società guidata da Francesco Gori. Gli analisti sono sostanzialmente allineati su una valutazione dell’enterprise value superiore ai 3 miliardi.

Il potenziale dell’Ipo, nell’ipotesi venga offerto il 40% permettendo così a Pirelli di mantenere il controllo, sarebbe di circa 1 miliardo di euro. Ad accompagnare Pirelli Tyre in Borsa come advisor sono Gerardo Braggiotti con Banca Leonardo e Ubm. Il piano industriale è seguito da Pricewaterhouse.

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