Cinquantanni e non sentirli. Si è svolta ieri mattina nellaula magna dellUniversità cattolica la celebrazione dei cinquantanni del riconoscimento dellOftal di Milano, voluta dallallora cardinal Montini. Numerosi i pellegrinaggi organizzati nel corso dellanno, principalmente a Lourdes ma anche in altri luoghi mariani come Fatima e Loreto e in Terra Santa. Lultimo viaggio verso Gesuralemme, partito pochi giorni fa, ha portato sui luoghi della vita di Gesù un gruppo di disabili.
Ma il cuore dellopera Oftal resta la grotta di Massabielle. E per ricordare lattività di accompagnamento dei malati a Lourdes e le prospettive per il futuro, sono intervenuti il vescovo di Pavia, Giovanni Giudici, amico dallOftal fin da quando era parroco a Milano, e i vaticanisti Luigi Accattoli (Corriere della Sera) e Andrea Tornielli (Il Giornale). Alla manifestazione hanno portato il loro saluto il presidente della Regione, Roberto Formigoni, e il presidente della Provincia, Guido Podestà. Formigoni ha ringraziato gli oftaliani per la loro testimonianza, ricordando che «limpegno nel volontariato e nella solidarietà sono iscritti nel dna dei milanesi e dei lombardi». Podestà ha insistituto «sullesempio di valore per i giovani» offerto da coloro che accompagnano i malati in pellegrinaggio.
Nel suo intervento, il vescovo Giudici ha ricordato limportanza dellessere «insieme nel compiere il gesto del pellegrinaggio». Accattoli ha parlato del ruolo del laico nella Chiesa e di come la testimonianza più importante sia «quella dellamore e della carità» e ha fatto notare come la valorizzazione dei laici sia «linsegnamento conciliare che ancora aspetta di essere pienamente applicato». LOftal è appunto unassociazione ecclesiale di laici.
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