"Oggetti Allarmanti", le donne come sedute. La mostra di Mariani arriva dagli anni '60

Alla galleria Bkv i lavori del pittore dialogano con il design

"Oggetti Allarmanti", le donne come sedute. La mostra di Mariani arriva dagli anni '60
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Un tuffo alla fine degli Anni Sessanta, ai confini del Settanta, con un occhio di speciale attenzione sulla donna, rappresentata quasi con una reificazione, mescolando le forme umane a quelle degli oggetti. BKV Fine Art (la galleria di via Fontana, 16) presenta la mostra «La seduzione delle forme. Umberto Mariani, Oggetti Allarmanti», in programma fino al 27 giugno 2025, realizzata in collaborazione con lo Studio Umberto Mariani e Stefania Del Portico e composta da una selezione di opere di Umberto Mariani, realizzate nello spazio breve tra il 1968 e il 1972, abbinate ad alcune sedute ideate in quel periodo da importanti creativi milanesi e internazionali ed entrate nella storia del design, con l'obiettivo di ricreare la temperie artistico culturale dell'epoca, con le sue novità e le sue contraddizioni. Mariani, nato a Milano nel 1936, ha seguito una formazione artistica molto regolare, dal Liceo artistico fino all'Accademia di Brera, dove è stato allievo di Achille Funi (con il quale ha lavorato), reinterpretandola in modo molto personale e vario, come si può vedere dalle esposizioni in molteplici luoghi del mondo.

La nuova sala della Galleria, inaugurata alla fine di maggio, accoglierà alcune delle tele dell'artista milanese realizzate nell'ambito di quei soli 4 anni e appartenenti al ciclo che lui stesso ha battezzato «Oggetti Allarmanti», dove Mariani dà forma a una serie di personaggi immaginari, che appaiono come una sorta di Centauri moderni, in cui elementi dell'universo femminile, stivali, guanti e collant, si fondono con oggetti di design e d'arredo.

Lavori caratterizzati da uno stile pop che ammicca al surreale fatto di colori accesi e pennellate smaltate, simbolo di una Milano che si proiettava verso il futuro ed eco della ricerca di un altro grande maestro della Pop Art inglese, Allen Jones, con cui Mariani condivide la riflessione sulla figura femminile e sulla sua oggettificazione nella società moderna.

Da qui l'affiancamento alle tele dell'artista di alcune famose sedute di design: Coronado di Afra e Tobia Scarpa per C&B, Tulip di Eero Sarineen per Knoll, Ciprea di Afro e Tobia Scarpa per Cassina, 4801 Lounge Chair di Joe Colombo per Kartell, Touonela di Titina Ammanati e Gianpiero Vitelli per Rossi di Albizzate.

In occasione della mostra e dell'inaugurazione della nuova sala, gli ambienti storici della galleria sono stati sottoposti a una rivisitazione, secondo un percorso espositivo che

vede accostate opere d'arte antiche e moderne in dialogo tra loro: da Mario Schifano a Jacopo Ligozzi, da Valerio Adami a Giovanni Bernardo Azzolino e Giorgio De Chirico, da Francesco Ragusa a Hsiao Chin, e Alberto Magnelli.

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