Oggetti smarriti, la metà finisce all’asta

I cittadini della Capitale hanno la testa tra le nuvole, o così perlomeno sembrerebbe. È stupefacente, infatti, quante cose si possono trovare facendo un giro in quel bazar che è il Reparto oggetti rinvenuti dei vigili urbani di viale Ostiense. Dal portafogli alla dentiera, qui c’è un po’ di tutto. Oltre 6400 gli articoli smarriti nel 2008, 1500 quelli andati perduti dall'inizio del 2009.
Dati che, per giunta, non rispecchiano del tutto la realtà, causa il trasloco dalla vecchia sede di via Bettoni che, per motivi logistici, ha impedito in questi ultimi anni al reparto di funzionare a pieno regime. «Una volta ripristinata la completa operatività - sottolinea l’ufficio stampa della polizia municipale - si stima che il numero annuo degli oggetti che transiteranno per il reparto toccherà quota 18mila». Secondo le statistiche gran parte vengono ritrovati sui mezzi pubblici, metropolitana in testa. A raccoglierli sono membri delle forze dell’ordine, tassisti, ferrovieri, persone comuni. In cima alla classifica degli oggetti smarriti figurano borse, zaini, occhiali, documenti, cellulari e macchine fotografiche. Consistente il numero di orologi e beni preziosi, il cui valore in alcuni casi è compreso tra i 5mila e i 10mila euro. Moltissimi i portafogli, spesso contenenti ingenti somme di denaro, anche superiori ai mille euro.
All’appello non mancano poi delle autentiche bizzarrie. Tra gli articoli accatastati nel reparto di viale Ostiense ci siamo imbattuti in una carrozzina per portatore di handicap e, strano ma vero, in un pitone imbalsamato. Roba da non credere ai propri occhi, insomma. Al punto che uno si domanda come sia possibile essere tanto distratti.
«L’elenco degli oggetti rinvenuti settimanalmente viene pubblicato all’Albo Pretorio - ci spiegano gli addetti del reparto delle meraviglie -. E mentre all’incirca la metà torna in possesso dei legittimi proprietari, passato un anno dal ritrovamento il restante finisce all’asta e il ricavato è devoluto in beneficenza». Ciò che rimane, infine, viene distribuito alle parrocchie e alla Croce Rossa, oppure distrutto.
Quanto alla riconsegna degli oggetti smarriti, avviene il più delle volte su invito scritto della polizia municipale. Questo quando è possibile rintracciare il proprietario dell’articolo rinvenuto. Altrimenti può succedere che sia lo sbadato di turno a presentarsi al Reparto oggetti rinvenuti dei vigili urbani, fornendo al personale una descrizione dell'oggetto e delle circostanze in cui lo ha smarrito. Ma, a dire il vero, capita raramente: stando a quanto riferiscono i vigili, la stragrande maggioranza delle persone si limita a fare il duplicato dei documenti e buonanotte al secchio. Solo chi è veramente motivato (tipo il proprietario del pitone, c’è da scommetterci) si prende la briga di affrontare l’intera trafila.

Difficile, a ogni modo, dire cosa renda i romani così distratti da arrivare a dimenticarsi sul bus la protesi o perfino il Rolex. Sarà colpa della fretta, chissà. Oppure del traffico, dei mezzi pubblici stracolmi. O magari, perché no, di tutte e tre le cose insieme.

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