(...) mica si perde danimo. Il suo «articolo 54», cioè uninterrogazione con risposta immediata, lha già ripresentato tre volte e oggi lo farà per la quarta volta. Se la risposta non sarà così «immediata» come prescriverebbe il regolamento lui non si arrenderà. «Figuriamoci - garantisce -. Prima o poi dovranno accogliere questa interrogazione. E più vanno avanti questi rinvii, più la maggioranza dimostra di essere in evidente imbarazzo». Eh sì, perché la sua intuizione qualche grattacapo al sindaco lha creato davvero.
Appena è tornata dattualità la questione della moschea da realizzare a Cornigliano, con tanto di nuove proteste, Marta Vincenzi ha subito fatto sapere di essere daccordo. Con chi? Con la gente, naturalmente. E siccome la gente non è daccordo con la moschea, anche la Vincenzi ha fatto sapere di non essere daccordo con la moschea. Ha detto che vuole garanzie su chi la costruisce (la società Al Waqs con sede a Milano e i cui interlocutori non sono al momento persone note), su chi la gestisce, su quello che ci si farà dentro. Insomma, che la comunità musulmana può attendere.
Applausi, per lappunto, anche da Alessio Piana. Che però, dopo qualche giorno, ha iniziato ad avere un sospetto. E ha chiesto che quelle considerazioni ufficiose e personali diventassero ufficiali e attribuibili al sindaco di Genova. Ha chiesto cioè che Marta Vincenzi le ripetesse da seduta sulla sua poltrona, davanti al consiglio comunale, durante una discussione formalmente aperta sullargomento. «Ho chiesto una risposta al sindaco e agli assessori interessati per sapere, al di là delle dichiarazioni agli organi di informazione, se il progetto della moschea di via Coronata sarà cancellato - va al cuore del problema il capogruppo leghista -. E vorrei anche che si dicesse chiaramento se lamministrazione ha individuato unaltra area, se sono state disposte verifiche sullassociazione Al Waqs, cosa ha detto e quali impegni ha preso il responsabile della comunità genovese, Husein Salah, durante lincontro con il sindaco». Risposte attese, ma mai fornite, perché linterrogazione non viene mai messa allordine del consiglio comunale dal presidente Giorgio Guerello. E se non viene ripresentata ogni volta, ad ogni convocazione di assemblea, decade addirittura. Un rischio che Alessio Piana vuole scongiurare, tanto che ha scritto sia al sindaco, sia a Guerello per sollecitare la trattazione dell«articolo 54» sulla moschea. Soprattutto ora che a Piana è sorto un nuovo dubbio. «Nei giorni scorsi, alla festa dei Comunisti Italiani e dei Verdi, la Vincenzi avrebbe già iniziato a fare retromarcia - incalza il leghista -. Da quello che è stato riportato, ha usato termini meno drastici, più possibilisti sulla moschea.
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