Il venerdì di passione della giustizia sportiva di casa nostra, trova oggi la sua massima espressione. Finalmente si potranno leggere le motivazioni del maxiprocesso conclusosi con un colpo di spugna da parte della Corte federale. Piero Sandulli, presidente del supremo organo di giustizia calcistica, presenterà infatti le 120 pagine, o forse qualcosa di più, dove viene spiegato perché la Juventus è stata retrocessa in B e perché Fiorentina e Lazio, che la Caf di Cesare Ruperto aveva ritenuto passibili di illecito sportivo, con conseguente retrocessione, siano state invece mantenute in A (seppur con penalizzazioni) e le loro colpe derubricate da articolo 6 (illecito) ad articolo 1 (lealtà e probità). Importante conoscere anche perché larbitro De Santis sia stato lunico fischietto punito e come abbia fatto Franco Carraro a uscirne con una semplice diffida, rispetto ai 4 anni comminatigli dalla Caf.
È però anche la giornata dei nuovi deferimenti da parte del Procuratore federale Stefano Palazzi sul secondo troncone dellinchiesta sul campionato 2004-05 iniziata dai pm di Napoli. Rischiano pesantemente la Reggina e il suo presidente Lillo Foti per sei tentati illeciti (art. 6) in altrettante partite, mentre il Messina e il presidente Piero Franza saranno soggetti allarticolo 1 per mancata denuncia. Nei guai anche lArezzo per lipotesi di illecito consumato nella gara con la Salernitana, scoperto dalle telefonate tra lassistente Titomanlio e i vari Meani e Mazzei. Probabile deferimento (art. 1) anche per gli arbitri Rosetti (quello dei mondiali), De Marco e Pieri; per gli assistenti Papi, Rossomando, Niccolai e per gli ex fischietti Collina e Tombolini. In dubbio invece la posizione del Siena per la gara col Messina e quella del Lecce per il comportamento dei giocatori in Lecce-Parma.
Il nuovo processo non potrà però svolgersi, dopo Ferragosto, davanti alla Disciplinare di Milano: arbitri e assistenti sono equiparati a dirigenti federali, ragione sufficiente e assorbente; vale la perpetuatio iurisdictionis (ci sono intercettazioni di Bergamo con altri tesserati anche se lex designatore è uscito dal primo processo); esistono ragioni di commissione soggettiva e oggettiva con la vicenda principale; evitare il rischio di un contrasto di giudicati.
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