Ogm Consiglio di Stato a favore Ma Zaia è pronto alla battaglia

Nella battaglia sugli Ogm il Consiglio di Stato è intervenuto con una sentenza che segna, almeno sulla carta, un punto a favore di coloro che intendono coltivarli e venderli. Accogliendo il ricorso del vicepresidente dell’associazione di imprenditori agricoli Futuragra, i giudici amministrativi hanno ordinato al ministero dell’Agricoltura di concludere il procedimento di istruzione e autorizzazione alla coltivazione di mais geneticamente modificato che sia già stato autorizzato a livello comunitario, senza attendere la decisione delle Regioni, come invece previsto dal decreto legislativo dell’allora ministro Gianni Alemanno. In sostanza fra 3 mesi in Italia si potrebbe iniziare a coltivare il mais Mon 810, l’unico prodotto transgenico autorizzato per la coltivazione in Europa. Il ministro dell’Agricoltura, Luca Zaia, contrario agli Ogm, promette battaglia: «Continueremo a difendere cittadini e agricoltori. La sentenza contravviene in modo palese alla volontà della stragrande maggioranza dei cittadini e delle Regioni italiane». Non è da meno Coldiretti che si dice pronta a un referendum «salva Made in Italy». «Se si dovesse rendere necessario - afferma il presidente Sergio Marini - faremo esprimere il voto degli agricoltori per difendere il diritto di mantenere i propri territori liberi dagli Ogm». «La decisione costituisce una novità di rilievo - commenta il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni - .

Adesso l'Amministrazione ha 90 giorni per dare una risposta alle migliaia di agricoltori che vogliono sapere se è possibile o meno utilizzare anche in Italia le moderne biotecnologie di cui tutto il mondo, ma anche altri Paesi europei, usufruiscono».

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