Olimpico-bunker per il maxiprocesso al calcio

Per fare in fretta stralciate le posizioni delle squadre non interessate alle coppe. Forse ripescati Brescia e Bologna

Nessuna amnistia. In ogni caso. Gianni Petrucci, presidente del Coni, stoppa sul nascere tutte le ipotesi più fantasiose. Da Kaiserslautern dice: «Di amnistia non si parla neanche. Non è una cosa seria. Comunque vada il mondiale, non si farà».
Intanto Maria José Falcicchia, funzionaria della Questura di Milano e collaboratrice principale del nuovo ufficio indagini della federcalcio, è al lavoro per tutto il fine settimana. Deve tradurre tutti gli appunti di Francesco Saverio Borrelli e trasformarli nella relazione da presentare domani mattina, di buon ora, al procuratore federale Palazzi. La settimana prossima è quella decisiva per l’inizio della fase due dello scandalo del calcio italiano passato sotto il nome di «Moggiopoli». I due gradi di giudizio sportivo previsto, Caf e Corte federale, si svolgeranno entrambi a Roma. Il primo, un inedito maxi-processo, sarà celebrato nelle strutture dello stadio Olimpico, trasformato per l’occasione in una sorta di bunker, separati gli ingressi riservati ai giornalisti (con accrediti quasi come al mondiale) e quelli invece utilizzati dai tesserati sottoposti a giudizio dal neo presidente della Caf, il dottor Ruperto. La data d’inizio si può facilmente ricavare dalla cadenze dei prossimi appuntamenti: lunedì 19 la relazione di Borrelli e dei suoi collaboratori, mercoledì 21 il deferimento di società e tesserati chiesto dal procuratore federale Palazzi, dopo 5 giorni (senza saltare sabato e domenica) l’inizio del procedimento.
Scartata ufficialmente l’ipotesi di trasferire il grande circo mediatico in un albergo romano, a due passi dagli uffici della federcalcio, ipotesi quest’ultima fatta circolare dal solito collaboratore del professor Guido Rossi, la gola profonda inattendibile del commissario straordinario, già costretto a dover smentire un paio di «soffiate» fasulle, la prima sul badante proposto al presidente della Lega professionisti Galliani. Semmai la sede dell’albergo romano diventerà attuale in vista dell’appello alla Corte federale. Per evitare l’ingorgo delle inchieste e l’intreccio delle posizioni, ci sarà uno stralcio per le posizioni di Reggina, Messina, Empoli, Arezzo, Sampdoria le quali saranno giudicate in una sessione successiva. Non essendoci nessuna fretta legata all’iscrizione delle coppe, si può far slittare a luglio l’apposito processo. Questo dettaglio viene considerato dagli esperti fondamentale per accreditare l’ipotesi di una diversa formula con cui identificare le squadre da ripescare in caso di più società (Juve, Lazio e Fiorentina) retrocesse in serie B per illecito. Ecco il punto: per evitare di privilegiare società (ad esempio Messina) coinvolte nel processo bis e per impedire che le autentiche danneggiate (Brescia e Bologna) del campionato messo sotto accusa possano rimanere fuori gioco, Caf e Corte federale potrebbero decidere di assegnare al consiglio federale il compito di stabilire il campionato di competenza dei club risultati colpevoli.

Poiché tutti i poteri del consiglio federale sono stati assunti dal commissario, sarà il professor Guido Rossi a riscrivere la classifica con provvedimento ad hoc. Così, per effetto della sentenza e della promozione (leggi Atalanta) ottenuta sul campo, le tre società retrocesse due anni prima si ritroverebbero sportivamente risarcite.

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