Ologrammi e profumi: il «Pianeta Lombardia» è un viaggio nel futuro

Presentato il Padiglione regionale Video e proiezioni in 3D per stupire parlando di arte, cultura e cibo

Il padiglione Lombardia? Minimal nei contenuti, tecnologico nella forma, sarà visitabile già a partire dal primo maggio. La promessa è del presidente della Regione, Roberto Maroni, dopo l'incursione dei 5Stelle che ha mostrato lavori ancora in corso. «Vogliamo stupire il mondo. Zero carta, nessun opuscolo, desideriamo che chi arriva sia colpito da un luogo mai visto prima» dichiara Maroni. I visitatori faranno la loro «esperienza virtuale» nello spazio al pianterreno e valuteranno.

Il secondo piano non sarà aperto al pubblico: l'accesso sarà possibile solo su invito, perché l'area è dedicata agli incontri istituzionali, come quello con il premio Nobel per la pace, l'israeliano Shimon Peres, invitato da Maroni, agli incontri B2B (business to business) in collaborazione con Promos, alle iniziative già organizzate dal consiglio regionale e alle degustazioni. Al piano terreno, i comuni visitatori non potranno assaggiare il cibo, però «potranno sentirne il profumo grazie a tecnologie avanzate», spiega Maroni.

Chi entra all'Expo sarà guidato attraverso le bellezze culturali e enogastronomiche della Lombardia dagli ologrammi di Virgilio e Teodolinda. Una coppia inconsueta. Il duca mantovano Virgilio sarà accompagnato da Teodolinda, regina cattolica dei Longobardi. Questione di luoghi: Teodolinda, figlia del duca di Baviera, scelse poi Monza come residenza preferita e così è diventata lombarda, sia pure d'adozione. Così ha soppiantato la fiorentina Beatrice.

Ma gli ologrammi di Virgilio e Teodolinda non saranno l'unica immagine tecnologica in cui si imbatteranno i visitatori. Nella sala le pareti sono occupate da video e, toccando steli a forma di rosa camuna, simbolo della Lombardia, chi passa potrà azionare i contenuti multimediali che parlano di arte, cultura, cibo. Ci sarà poi la possibilità di visitare i dieci siti Unesco della Regione attraverso occhiali a 3d. Una specie di videogioco (da fare seduti, altrimenti le immagini fanno girare la testa), che piacerà ai più piccoli, che consente di fare un piccolo salto nella Camera degli sposi del Castello di San Giorgio a Mantova, tra i siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino, al Cenacolo e nella basilica di Santa Maria delle Grazie, in val Camonica, alla Via Crucis del Sacro Monte di Varese...

Pianeta Lombardia, questo il nome del padiglione, si trova in una zona centralissima di Expo. All'angolo di piazza Italia, all'incrocio tra cardo e decumano, di fronte alla terrazza Martini e al confine con lo stand del Messico. «Al padiglione della Lombardia non ci saranno code, che invece sono previste dappertutto - dice Fabrizio Sala, assessore all'Expo -. I video proiettati avranno una durata minima di trenta secondi e massima di due minuti. Nel padiglione del Giappone, per fare un confronto, l'evento dedicato agli ologrammi dura 14 minuti e prevede un massimo di cento persone. Lo dico per spiegare che noi ci concentriamo su un'attrattività veloce e non su eventi lunghi».

Punta molto sul vino (tema scelto dal presidente Maroni) l'assessore all'Agricoltura Gianni Fava: «I Consorzi hanno fatto a gara per

inserire iniziative importanti. Diremo coi fatti che la Lombardia è la più grande regione agricola italiana e la principale regione agroalimentare in Europa». Il taglio ufficiale del nastro è in calendario per il 3 maggio.

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