Il segreto è nella buccia d'arancia. Vagonate di scorze profumate che dall'Africa, dalla Spagna, dal Brasile arrivano via nave a Nantes, e da lì alla fabbrica-gioiello che monsieur Edouard Cointreau, nonno dell'attuale proprietario, Pier Cointreau, ha creato oltre un secolo fa alla periferia di Angers. Arance, certo. Centocinquantamila tonnellate all'anno, dolci e amare, fresche o essiccate, che mischiate a zucchero e ad alcol puro, filtrate, lasciate macerare e distillate in giganteschi alambicchi di rame, danno vita al più delicato fra i liquori da dolci e da cocktail.
Quante bucce ci vogliono, e in che percentuale verranno abbinate alla giusta quantità di acqua e alcol, è una magia alchemica che conosce solo Pier, e nessun altro. Nemmeno i suoi figli. Nemmeno la Rémy-Martin, colosso del Cognac che da qualche anno detiene il 60% delle azioni Cointreau.
Il tour nella fabbrica delle bucce d'arancia (St. Barthélemy d'Anjou, Angers, www.cointreau.com), è una delle molte chiavi di lettura di questo spicchio di Francia, regione Pays de la Loire, da non confondere con la turisticissima Valle della Loira, quella dei grandi castelli, che si trova un po' più ad est. La Loira, nel senso di fiume, però scorre anche qui. E insieme a un altro torrentone, la Maine, disegna chilometri di ghirigori liquidi che pennellano d'azzurro la campagna, e nutre della giusta umidità le pregiate uve di Chenin Blanc che crescono in collina.
Se si decide di seguire questi corsi d'acqua nel tratto compreso fra Sully-sur-Loire e Chalonnes, si viaggia in un paesaggio incantato che l'Unesco ha dichiarato patrimonio mondiale dell'Umanità. Ai bordi di questa favola verde che in inverno si colora di nebbie sottili: castelli e cantine di rossi, rosé e bianchi (blasonatissimi quelli del Chateau des Vaults a Savennières, www.savennieres-closel.com). E al centro di tutto, Angers. La città delle bucce d'arancia.
Questa piccola capitale di 180mila abitanti a un'ora e trenta di Tgv da Parigi, tetti aguzzi in pietra di scisto e ponti in pietra sulla Maine, ha un segreto. Niente a che vedere con le intuizioni di monsieur Cointreau. Questa volta si tratta di buona amministrazione, di valorizzazione oculata del patrimonio artistico. Capita così che i monumenti non siano solo dei monumenti, ma dei contenitori di gioielli più piccoli. I cinque maggiori musei, per capirci, sono tutti ospitati all'interno di architetture storiche: la galleria dello scultore David d'Angers nell'abbazia di Ognissanti.
Il museo delle Belle Arti nell'ex palazzo di rappresentanza del sindaco. Le mostre temporanee nella collegiale di Saint-Martin. Il museo dell'arazzo contemporaneo nell'antico ospedale di Saint-Jean. E nella fortezza di Angers, la più grande della regione, si ammira un'opera straordinaria, l'Arazzo dell'Apocalisse: il ciclo di tapisserie più grande del mondo, 103 metri di «racconti» dedicati alle profezie di Giovanni, commissionati per il duca Luigi I d'Angiò nel 1373 a una manifattura di Parigi.
Fine della storia? Non proprio. In questa città che vanta anche una cattedrale gotica e 50 case a graticcio dichiarate patrimonio storico, anche la gastronomia segue la via dell'innovazione. Nella chocolaterie Benoit in rue St Aubin, e soprattutto da La Petite Marquise in rue des Lices (www.lapetitemarquise.fr), oltre ai soliti bon bon si assaggiano cioccolatini a forma di tegola d'ardesia ripieni di caramello. E a pochi chilometri dalla città, nel verde della campagna, il castello di Noirieux, della catena Relais & Chateaux, abbina il soggiorno di charme in 19 camere d'epoca alle tentazioni della gola di Gérard Côme, chef stellato Michelin (www.chateaudenoirieux.com, pacchetti da 320 euro a coppia). Dato però che la via della sperimentazione non conosce limiti, ecco che anche la regione vuole dire la sua. Da quest'inverno, chi viaggia nei Pays de la Loire può sperimentare il tour, tutto nuovo, dedicato all'arte contemporanea: musei rimessi a lucido, biennali, parchi tematici, sculture all'aperto, per un insolito fil rouge di pittura-scultura-arti visive che da Nantes arriva fino a Le Man. Passando per Angers, ça va sans dire.
Per maggiori informazioni: Ente per lo sviluppo del turismo francese, Milano, tel. 899.199072, www.franceguide.com; www.angersloiretourisme.com; www.paysdelaloire.com. Per volare dall'Italia a Parigi, Air France, tel. 848.884466, www.airfrance.it
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