In anteprima sul grande schermo, per il ciclo Il cinema italiano visto da Milano, organizzato dalla Fondazione Cineteca italiana, due documentari diretti da Franco Battiato: «Giuni Russo. La sua figura» e «Niente è come sembra».
Un viaggio nella spiritualità, lessenza di una ricerca mistica che passa attraverso tutte le religioni, è il tema centrale di «Niente è come sembra» (Italia, 2007, 72 minuti), presentato questa sera alle 21,15 allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2, tel. 346.9437293, www.cinetecamilano.it). Giulio, insegnante in pensione di Antropologia culturale all'Accademia di Belle Arti di Brera, abbandonato dalla moglie, si reca in un piccolo villaggio del centro-sud per documentare un rituale di origini precristiane. Perso nel bosco dietro ai ricordi e ai fantasmi del passato, trova rifugio in una casa poco lontana, dove si festeggia una curiosa festa di compleanno tra esoterismo e tarocchi. Resta così coinvolto in una discussione sul senso dell'esistenza, confrontandosi su interrogativi cui, prima o poi, nessuno sfugge, ma ai quali nessuno può dare una risposta definitiva.
A seguire, «Giuni Russo. La sua figura» (Italia, 2007, 40 minuti), un inedito ritratto artistico e umano della cantante siciliana, realizzato attraverso filmati d'archivio: dalla partecipazione di Giuni al Festival di Sanremo del 1968, alle ultimissime apparizioni tv poco prima della sua prematura scomparsa, avvenuta nel settembre di tre anni fa.
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