Politica

Omicidio tra adolescenti per rubare il lettore Mp3

Il fenomeno dilaga: sono 50 i casi simili dall’inizio dell’anno

Ucciso a coltellate per un iPod, a soli quindici anni: per questo un ragazzino newyorkese è stato rapinato e quindi ammazzato da due minorenni l’altro ieri sera, nel popolare quartiere di Brooklyn. L’iPod è la scatola magica dei suoni, la lampada di Aladino della Apple, la mela stregata delle favole. È un desiderio, uno status symbol, qualcosa per cui ormai si può uccidere, come accadeva nel vecchio West per una Colt o per un cavallo. In America, l’ultimo modello del lettore musicale, quello mini, ha venduto più di centomila pezzi. Nella sua memoria può contenere mille file di canzoni. Nel mondo ne sono stati venduti più di due milioni. Questa è la magia dell’iPod.
Christopher Rose stava camminando insieme ad altri tre amici, quando è stato accerchiato da un gruppo di altri ragazzi: si capiva a che cosa miravano, al suo lettore mp3, all’iPod che portava al collo. Che non è solo uno strumento per ascoltare musica: è anche un simbolo, una passione. E Christopher non ha voluto cedere: ha resistito, non solo per i soldi, probabilmente; a quindici anni l’iPod ha un valore affettivo, non solo economico. I rapinatori però non hanno esitato ad aggredirlo pur di ottenere ciò a cui miravano: due coltellate nello stomaco e, poi, la fuga.
I due assassini, entrambi minorenni, sono scappati con l’iPod del giovane Christopher; ma la polizia li ha poi fermati e li ha tratti in arresto con l’accusa di omicidio.
Non si tratta del primo caso di rapina motivata da una fatale attrazione per il mitico lettore della Apple: nei primi cinque mesi dell’anno, secondo le forze di polizia, nella città di New York sono stati rubati almeno cinquanta esemplari di lettori iPod. Un fenomeno in decisa crescita: lo scorso anno, nello stesso periodo, non ne era stato portato via nemmeno uno. Le rapine avvengono, di norma, nella metropolitana; anche se il caso del giovane Christopher è avvenuto nel mezzo di una strada, in una serata affollata.

Sempre secondo i poliziotti newyorkesi, le rapine vengono effettuate soprattutto per «amore» dello strumento: la refurtiva potrebbe fruttare fra i cento e i cinquecento dollari, ma, in realtà, gli agenti ritengono che la maggior parte dei ladri non rivendano i lettori della Apple ma li conservino per sé, per «uso personale».

Commenti