Oncologia Gli Stati devono eliminare i troppi fattori di rischio ambientale

«Occorre prendere atto che i progressi della medicina hanno raggiunto i loro limiti e la sconfitta del cancro non può che arrivare dalla prevenzione», dichiara Dominique Belpomme, oncologo di fama internazionale presso il centro ospedaliero universitario Georges Pompidou di Parigi, presidente dell’Associazione francese per la lotta contro i tumori (Artac) e autore di un recente saggio sulla prevenzione dei tumori «Come guarire dal cancro e come evitarlo» (Edizioni Lindau 2009, pagg. 512).
Il volume, frutto di una attività di ricerca trentennale di Belpomme, si rivolge ai malati e ai loro familiari, ai ricercatori e alla società.
«Circa un quarto dei tumori è di origine ambientale», afferma Dominique Belpomme e «le cause sono da ricercare nell’inquinamento fisico-chimico e biologico del nostro ambiente». Che fare dunque, dal punto di vista individuale e collettivo per lottare contro il cancro?
La prevenzione innanzi tutto.

Secondo l’Appello di Parigi, la dichiarazione internazionale sui pericoli sanitari dell’inquinamento chimico sottoscritta anche dall’Italia e di cui lo stesso Belpomme è primo promotore «il nostro organismo esposto a molteplici fattori cancerogeni, produce senza sosta e a nostra insaputa molti inizi di cancro, invisibili al microscopio ma che evolvono in lesioni precancerose che vanno individuate il prima possibile. Ma per sconfiggere la malattia occorre agire ancora prima ed evitare che le prime cellule cancerogene nascano e si sviluppino nell’organismo. Gli Stati devono eliminare dall’ambiente i fattori di rischio tumorali.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica