Alla Onlus le stanze del «padrino»

(...) ad associazioni che operano nel sociale. Il portafoglio in dotazione a Palazzo Marino, che nell’operazione si assumerà tutti i gravami rappresentati da eventuali ipoteche e fideiussioni, consta di una ventina tra appartamenti e ville, altrettanti box, più alcuni negozi e terreni. Il valore totale è stimato in 8 milioni e 300mila euro. «C’è grande soddisfazione - dichiara il sindaco Letizia Moratti a margine della riunione in Prefettura - per l’intesa raggiunta, il modo migliore per onorare la memoria di servitori dello Stato quali Giovanni Falcone, sua moglie e gli agenti della scorta rimasti uccisi nell’attentato di Capaci». Gesto molto più che simbolico, che va a sbloccare una situazione ormai ferma da anni. «Non è da tutti - riconosce il prefetto Lombardi - prendersi carico di immobili di difficile destinazione». Dello stesso avviso Giuliana Dionisio, direttore regionale dell’Agenzia del Demanio: «Grazie al Comune di Milano, oggi portiamo a compimento un cammino che si trascinava da tempo, tra mille difficoltà, ora fortunatamente superate».
Il Comune intanto ha predisposto una ricognizione dei bisogni sociali della città, poi si darà il via libera al bando per l’assegnazione dei locali. Spiega l’assessore ai Servizi sociali, Mariolina Moioli: «La nostra è stata una scelta di campo: mettiamo a disposizione di chi ha bisogno un patrimonio milionario». Quanto alla sua destinazione effettiva, si fanno diverse ipotesi. Gran parte sarà assegnata ad associazioni del privato sociale, agli attori del volontariato, ma la restante porzione potrà essere destinata ad alloggi di emergenza per senzatetto e immigrati disagiati.

Uno sforzo ulteriore per l’amministrazione, dopo che la fondazione Civicum, ente super partes, aveva certificato che Milano è il Comune che spende di più nel Paese in assistenza sociale: fino al 14 per cento del proprio bilancio.

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