Gli operai coop isolano Genova per due giorni

Rubavano oggetti d'arte e d'antiquariato, preziosi e pellicce negli appartamenti di facoltosi liguri e poi piazzavano la merce sui mercati di nord Italia. Per questo quattro genovesi, due uomini e due donne, sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale di Genova che hanno anche denunciato cinque commercianti che provvedevano a rivendere la refurtiva.
L'operazione è stata portata a termine nei giorni scorsi con l'esecuzione degli ordini di cattura emessi dal sostituto procuratore Francesco Pinto nei confronti di un cittadino slavo residente a Genova, I.Z., di 37 anni, un italiano, G.G., di 65 anni, pluripregiudicato, abitante in Val Brevenna, autori materiale dei furti, bloccati in flagranza dopo aver «visitato» due alloggi a Rapallo, e due donne, B.G. di 28 anni e F.D. di 66 anni, accusate di ricettazione. E proprio da quest'ultima, che aveva messo in vendita in una galleria d'aste di Genova un dipinto rubato ad un collezionista imperiese, hanno preso avvio le indagini che hanno permesso fino ad ora di accertare una ventina di furti in appartamenti della Liguria nel periodo tra il marzo 2004 ed il dicembre 2005.
Gli investigatori sono però convinti che il numero dei «colpi» messi a segno dall'organizzazione sia ben superiore: molti oggetti, tra cui anche una piccola collezione di statuine precolombiane, databili tra il 1300 ed il 1400, devono infatti ancora trovare i legittimi proprietari.

Per questo motivo i carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale hanno allestito una mostra presso l'Archivio di Stato di Genova, visitabile (previa prenotazione al numero 010-5955488) dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13,30, dal martedì al giovedì anche al pomeriggio.

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