Operai a pesca: la Fim Cisl ora si pente

L’episodio degli operai della Fincantieri che se ne andavano a pescare in orario di servizio, comincia ad incrinare il fronte sindacale. Non tutte le organizzazioni sindacali, infatti, ci stanno a difendere i dipendenti che fanno sciopero per difendere dei loro colleghi in palese scorrettezza. E a dirlo apertamente è Tiziano Roncone, segretario generale della Fim Cisl Liguria, il quale prende le distanze da questo anomalo stato di cose.
«Auspico che oggi, nell’incontro che avverrà in prefettura, maturino le condizioni per trovare un tavolo di confronto con l’azienda locale e nazionale sui temi a noi più cari, che son quelli del rispetto dei diritti dei lavoratori e dei cittadini - afferma Roncone - La Fim rispetta i lavoratori che lavorano, ma ribadisco come non difenderemo i “non lavoratori”. Con questo intendo ricordare che abbiamo sempre dimostrato nei fatti che difendiamo da sempre i loro diritti, diritti di lavoratori che seguono i loro doveri, ma difendiamo anche la regolarità nella gestione dei doveri che, se in parte spettano al lavoratore, in una parte maggioritaria spettano all’azienda. In forza di questo, giusto ieri mattina ho inviato una lettera di richiesta incontro urgente, indirizzata alla Direzione Generale Nazionale di Fincantieri.

Per oggi auspichiamo quindi che l’incontro con il prefetto apra delle condizioni diverse, per aprire un confronto serio con l’azienda, per fermare quindi scioperi che non fanno bene né all’azienda, ma ancora meno alle tasche dei lavoratori».

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