Roma - Una rinoplastica per respirare meglio e una mastoplastica aggiuntiva per sentirsi più a suo agio nei propri panni. Tre settimane fa Vladimir Luxuria ha deciso: interventi per il corpo e per la mente. Per questo, l'operazione in una clinica di Roma. «Per quanto riguarda il naso -dice la deputata di Rifondazione comunista- avevo un problema di respirazione che mi faceva svegliare con la bocca asciutta e mi costringeva a girare spesso con un fazzoletto. Ora mi hanno limato quella gobbetta che creava l'inconveniente. Ma insomma, non l'ho fatto per una questione estetica: il mio naso mi piaceva anche prima...». E Luxuria non considera chirurgia estetica nemmeno l'intervento per il seno nuovo. E spiega chiaramente perché: «si tratta di un adeguamento di genere. Adeguo la mia esteriorità alla mia interiorità. Nel progetto di legge che sarà presentato a breve reputo che il Servizio sanitario nazionale dovrebbe sostenere quegli interventi cosiddetti di adeguamento di genere. Perché, secondo la Costituzione, nel concetto di salute deve rientrare non solo il fattore fisico ma anche la salute psichica. Chi come noi non si sente rappresentato dal proprio corpo, deve poter usufruire di quegli interventi che servono ad ottenere la salute psichica».
Nessun sostegno quindi dalla 'mutuà. «La legge 164 del 1982 -chiarisce Luxuria- prevede l'assistenza a carico dello Stato solo per il cambiamento dei genitali. E solo alcune regioni come la Toscana e l'Emilia Romagna -spiega Luxuria- provvedono per il dosaggio ormonale. Non sono previsti rimborsi per il cambiamento dei tratti sessuali secondari». E l'assicurazione dei deputati? «Non so, non credo che sia previsto un rimborso per questo tipo di interventi. Ma non ho ancora nemmeno avviato la pratica...
», risponde. E adesso? «E adesso, sono molto contenta. Anche se ho ancora dei bendaggi sono già stata in Parlamento la settimana scorsa. E, nonostante le novità, il mio look alla Camera resterà lo stesso: discreto e sobrio».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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