Cronaca locale

«Operazione Trasparenza» Milano ultima con Catanzaro

Curricula vitae di dirigenti e segretari comunali, i recapiti degli uffici pubblici, i dati sui tassi d’assenza e retribuzione nella pubblica amministrazione non dovrebbero essere più un mistero grazie all’Operazione Trasparenza lanciata dal ministro Renato Brunetta lo scorso giugno. Eppure alla scadenza dei sessanta giorni indicati nel testo di legge previsti per la regolarizzazione dei siti web, Milano sembra aver optato per una versione «vedo non vedo», insomma un’Operazione Trasparenza dal buco della serratura. È quanto emerge da un primo monitoraggio nazionale eseguito dal ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione.
Basta aprire l’home page del sito del Comune e cercare il link che, stando al testo della legge 69 del 18 giugno scorso, dovrebbe senza esitazioni guidarci dentro i numeri della pubblica amministrazione per restare delusi. Solo digitando «operazione trasparenza» nella stringa del motore di ricerca interno al sito si può sperare di trovare un magro bottino: i numeri di telefono degli uffici e l’elenco dei nomi dei responsabili amministrativi. E il resto dov’è?
Per una volta sembra che la rinomata efficienza meneghina abbia fatto cilecca. Anzi, tra le pubbliche amministrazioni vagliate a campione dalla lente d’ingrandimento del ministero, Milano si colloca alla pari di Catanzaro, Salerno, Taranto o Campobasso che, con tutto il rispetto parlando, non sono certo città blasonate per efficienza amministrativa. Sebbene anche il tanto rinomato Trentino Alto Adige non abbia assolto agli obblighi imposti per legge (come del resto tutte le altre regioni a statuto speciale), resta di fatto che tra i campioni esaminati in Lombardia, Milano è fanalino di coda dietro a Bergamo, Brescia, Varese e Mantova e la stessa Regione. A fare compagnia al capoluogo, in termini di insolvenza dei termini di legge, è l’Asl comasca che, a pubblicazione, non si spinge oltre la notifica delle assenze. Quella dell’Asl di Como resta comunque un dato in controtendenza con il resto delle aziende sanitarie settentrionali dove, si apprende da una nota del Ministero, la rilevazione ha dato esiti soddisfacenti.
Tuttavia il Comune di Milano assicura che la pubblicazione dei dati avverrà al più presto entro i prossimi giorni. Tuttavia per il capoluogo resta ancora un’ancora di salvezza dettata dalla circolare firmata dal ministro Brunetta che pone come ultima scadenza per la pubblicazione on line dei dati il 15 settembre. Staremo a vedere.
La rilevazione delle assenze e delle presenze in servizio del personale delle pubbliche amministrazioni, così come di tutti gli altri dati, si inserisce nel quadro generale dei provvedimenti delle iniziative assunte dal ministero della Pubblica Amministrazione per il contrasto al fenomeno dell’assenteismo e l’incentivazione della produttività degli uffici pubblici, con l’obiettivo di monitorarne e migliorarne la produttività. In altre parole si tratta della vera e propria guerra ai fannulloni cara a Brunetta. Per questa ragione si è scelto di pubblicare on line i dati sui siti istituzionali con modalità concordate con il Garante per la privacy.

Una scelta che, sul territorio nazionale riguarda 15 mila dirigenti tra enti regionali e locali.

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