Opere Darsena, i costruttori ricorrono al Tar

Dopo la lettura dei giornali, i concessionari hanno scritto una lettera formale al Comune per chiedere una marcia indietro sulla decisione di revocare la concessione del parcheggio, rescindendo così il contratto. Ma scaduti i 15 giorni di tempo che l’azienda aveva dato a palazzo Marino per rispondere, si passa all’azione.
«Il Comune non ci ha risposto, quindi procederemo con il ricorso. La motivazione? Il Comune non ha formalmente concluso il confronto con noi sulla proposta di riequilibrio di bilancio che noi abbiamo avanzato nel 2008. In pratica gli uffici di Palazzo Marino - spiega il presidente della Darsena spa, Ezio Pellegrini - avrebbero risposto in maniera troppo sbrigativa e sommaria alla nostra proposta non rispettando le prescrizioni di legge, che prevedono controdeduzioni punto per punto». Insomma l’accusa è che gli uffici abbiamo liquidato in maniera troppo sbrigativa la proposta finanziaria della società: «Da giugno nessuno ci ha più detto niente, né ci ha ricevuto. Difficile contrattare da soli - continua Pellegrini - di solito si fa in due. Ci dicano perché e in cosa le nostra proposta non andava bene, nessuno ancora ce lo ha spiegato compiutamente».


Ma l’assessore ai Lavori pubblici di Palazzo Marino, Bruno Simini non si fa certo intimorire dal ricorso al Tar: «Fino ad oggi il concessionario non ci ha mai presentato un progetto accoglibile - replica - loro fanno i loro interessi, io quelli della città. Tutti auspichiamo di ritornare al più presto in possesso dell’area, per poter procedere a una riqualificazione». Ora la palla passa al tribunale amministrativo.

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