Ora Amanda chiama Perry Mason

Un super avvocato per salvare Amanda. I genitori dell’americanina di Seattle, condannata a 26 anni di reclusione per l’omicidio di Meredith Kercher, hanno infatti ingaggiato uno dei legali più noti negli States come consulente della sua squadra legale, in vista del processo d’appello previsto per marzo. Lo riferisce la «Press Association» britannica, citando la famiglia Knox, e affermando che Theodore «Ted» Simon, presidente della National Association of Criminal Defence Lawyers americana, è considerato «un’autorità» nella difesa degli americani accusati all’estero.
Simon, che ha lo studio a Filadelfia, lavorerà con gli avvocati italiani di Amanda, Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova, difensori in primo grado della studentessa, consigliandoli sulla strategia per l’appello.
«La condanna di Amanda - ha dichiarato il legale statunitense - è un tragico esempio di una condanna sbagliata che ha bisogno di una profonda revisione. Sono ansioso di iniziare a lavorare con Amanda, la sua famiglia, e la loro squadra legale italiana, nell’approssimarsi di un processo che è in grado di rettificare questo errore, e che auspicabilmente si risolverà con il suo meritato rilascio».
Curt Knox, padre di Amanda, ha definito Simon «una risorsa straordinaria» per sua figlia: «Tutta la nostra famiglia, genitori e genitori acquisiti, è entusiasta di lavorare con una persona dell’esperienza e della capacità di Ted».
Con Amanda sono stati condannati a 25 anni di carcere anche il suo (all’epoca) fidanzato Raffaele Sollecito, lo studente di Giovinazzo poi laureatosi dietro le sbarre e l’ivoriano Rudy Guede.

Lui il 28 ottobre 2008, fu condannato a 30 anni con rito abbreviato ma un paio di settimane fa si è visto quasi dimezzare la pena in Appello: 16 anni.
Una sentenza che potrebbe avere ripercussioni nel processo d’Appello di Amanda e Lele, che come Rudy continuano a proclamarsi innocenti.

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