Ora Ballandi balla un po’ di meno

Prima di parlare di crisi ce ne passa. Però non si può non notare che lo show di punta di questa stagione di Raiuno sta perdendo colpi. Ballando con le stelle, che per anni ha retto il sabato sera dell’ammiraglia della Tv di Stato, nell’ultima puntata ha ceduto sotto i colpi dello show canterino di Canale 5, tra l’altro fotocopiato da quello sempre made in Rai Ti lascio una canzone. Magari già sabato prossimo la situazione si ribalterà e i volteggi di Ridge riagguanteranno la maggior parte del pubblico, sta di fatto che - messi uno in fila all’altro - i prodotti della scuderia Ballandi cominciano a impensierire. Per chi non conosce tutti i dietro le quinte della Tv, Bibi Ballandi è uno dei più grossi produttori di programmi televisivi per il primo canale, per intenderci tutti quelli di Morandi, Fiorello e Celentano. Bene, l’inizio dell’anno 2010 non ricorda i fasti di questi show. Oltre al sorpasso di Canale 5 su Ballando (ricordiamo che il programma con i Vip che imparano a danzare è comunque arrivato alla sesta edizione e non è facile mantenere brillante per anni uno show di questo tipo), sta facendo molta fatica a trovare pubblico Il più grande italiano di tutti i tempi, in onda su Raidue, sempre prodotto da Ballandi. Il format faceva già acqua in partenza e l’impegno soprattutto di Francesco Facchinetti non è riuscito ad aggiustarlo. Neppure il cambio in corsa dei membri della giuria ha ridato vita a uno show che vorrebbe eleggere l’italiano più importante dal Medioevo ai giorni nostri. Insomma, s’è dimostrato impossibile stabilire anche ironicamente chi è più bravo tra Puccini e Jovanotti.

Pure L’Angolo nel cielo, l’esperimento canoro-surreale di Lucio Dalla su Sky Uno non risplende. Certo, sulla tv di Murdoch i numeri sono naturalmente piccoli, ma qui sono sotto zero: la seconda puntata si è fermata allo 0,05, con solo 13mila persone a guardarla.

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