da Milano
Warren Buffett, luomo più ricco del mondo, ha concluso ieri a Milano il suo tour in Europa, a caccia di acquisizioni che si presenteranno per il suo fondo di investimento Berkshire Hathaway. Buffett si è rammaricato di non essere venuto prima in Europa: «Sarei dovuto venire almeno dieci anni fa, perché si sono presentate numerose opportunità di investimento». Come già annunciato a Madrid, attraverso i Paesi del Vecchio continente il miliardario ha sostenuto di volersi concentrare su grandi aziende e di avere fin qui preso in considerazione scelte in numerosi Paesi dellEuropa continentale.
Perché tra gli altri ha scelto lItalia? «Questo - ha messo in rilievo - è un grande Paese, con grandi casi aziendali a conduzione familiare. Si tratta di un vero e proprio laghetto con tanti pesci. In Italia ci sono dozzine di imprese molto interessanti. Bisogna vedere se decideranno di far parte della nostra famiglia nei prossimi dieci-venti-trenta anni».
Il finanziere si è soffermato anche sui nodi delleconomia internazionale, dichiarandosi «pro e contro» la globalizzazione, destinata a creare tensioni a livello politico, perché porterà inevitabilmente a destabilizzare modelli del passato. Quanto al petrolio, i rincari non colpiranno le scelte di investimento se si coglieranno le opportunità offerte dalle energie alternative.
Buffett non si è sottratto a giudizi sul dollaro e sulleconomia Usa, confermando che però è necessario un cambiamento di rotta.
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